“Un momento emergenziale alla riscoperta della vera fede” le parole del vescovo nella notte de la Materdomini
All’alba di questa mattina le porte del Santuario de la Materdomini si sono aperte. “Scinn scinn zij munacon scinn, arapr stu purton” è il canto dei fedeli che invitano i frati francescani, custodi dell’icona della Madonna Bruna, ad aprire le porte. Si, anche in periodo come quello dell’emergenza sanitaria da Covid 19, è stato possibile vivere un momento di fede e di devozione alla Vergine. Un legame che per la comunità nocerina mai deve smarrirsi.
Una notte davvero particolare quella vissuta dalla comunità di Nocera Superiore. Si perché i protocolli ministeriali di contenimento della propagazione del contagio, hanno limitato quella che è la tradizione. Non ci sono stati, tra le strade nocerine, il transito dei carri mariani accompagnati dai fedeli, ma sono ugualmente giunti al sacrato del Santuario, senza alcuna processione. Anche l’ingresso in Basilica, per la partecipazione alla celebrazione eucaristica, non è stato come quello degli altri anni. Le norme di sicurezza, infatti, prevendo un numero massimo di ingressi. Ma i fedeli che nutrono ugualmente la propria fede verso la Materdomini hanno potuto partecipare alla celebrazione della messa attraverso una diretta streaming.
“Dinanzi alla fede non può esserci pigrizia o limiti, siamo uomini e donne della speranza”. Lo ha detto il vescovo Giuseppe Giudice che ha presieduto la Santa Messa e ha aggiunto che “il Santuario è cittadella della speranza, luogo che accoglie i pellegrini e le loro sofferenze, accolti dalla Mater Domini”. “Una festa un po’ diversa – ha aggiunto il prelato – dove bisogna cogliere la vera essenza della fede e del fare festa, offuscate molte volte in passato dalle cose esterne, in una vita troppo basata sulla superficialità”. Un momento emergenziale, dove bisogna essere responsabili e prudenti, riscoprire la vera fede e la vera festa. “Il centro della festa – ha aggiunto concludendo il vescovo – è il Santuario, il cuore di Maria. Avevamo dimenticato che i santi non si portano in giro, ma si imitano. Riscopriamo il centro della vita, grazie all’aiuto della Mater Domini causa della nostra gioia”.