L’Acer ora prepara la gara d’appalto. Sono 60 gli alloggi. Assegnazione con le graduatorie. L’accordo tra Torquato e l’ex commissario Imparato
Si sblocca la vicenda delle case popolari al quartiere Montevescovado. C’è il via libera della Regione Campania per la costruzione di 60 alloggi di edilizia popolare. E’ prossima la consegna dei progetti esecutivi che ha realizzato Acer Salerno, l’Agenzia campana di edilizia residenziale, al Comune di Nocera Inferiore per il rilascio del permesso a costruire. Prenderanno corpo gli scheletri di cemento, ultima traccia del fallimento di Iacp Futura. Diventeranno case per ospitare 60 nuclei familiari che lasceranno parte dei prefabbricati pesanti del dopo terremoto del 1980.
Il programma vale 7,5 milioni di euro comprensivi di spese tecniche e oneri di urbanizzazione. Il progetto prevede lavori per 60 alloggi suddivisi in tre lotti, ciascuno con 20 nuovi alloggi. I tre lotti sono costituiti da altrettanti fabbricati, due dei quali già è fatta la struttura grezza, opere rimaste incompiute, gli scheletri di cemento, appunto. Dopo il permesso a costruire, l’Acer appronterà la gara d’appalto per iniziare i lavori.
Il progetto per le due palazzine era fermo dal 2008. La notizia è stata data dal consigliere regionale e presidente della commissione Bilancio, Franco Picarone. “Un’altra risposta importante da parte della Regione Campania del presidente Vincenzo De Luca – ha detto Picarone – che avvia a definitiva soluzione una questione irrisolta e che sembrava irrisolvibile, puntualmente sollecitata dall’amministrazione comunale guidata da Manlio Torquato”.
Il sindaco Torquato non ha nascosto la sua soddisfazione per un progetto a cui l’amministrazione comunale sta lavorando da diversi anni. Ma evita facili entusiasmi. “Voglio essere moderatamente ottimista – ha detto – ma forse siamo davvero ad un punto di svolta. A questo risultato si arriva grazie allo straordinario sforzo fatto dalla nostra amministrazione nel periodo 2016/2018 con l’impegno dell’ex assessore Ciro Amato, del vice sindaco Mario Campitelli, del personale tecnico, del mio personale e dell’avvocato di fiducia del Comune, Feliciana Ferrentino, che ha seguito il procedimento”.
“Un grazie soprattutto all’avvocato Maria Imparato che era il commissario di Iacp e all’ingegnere Carlo Caggiano per la progettazione. Così come devo riconoscere l’attenzione della Regione Campania, giustamente senza regalarci nulla, ma rispettando una sacrosanta esigenza della città. Un grazie al consigliere regionale Franco Picarone. Abbiamo anche superato il pessimismo di tanti”.
La svolta arrivò il 20 dicembre del 2018 quando ci fu un accordo tra Iacp Salerno, guidata allora dal sub commissario Maria Imparato e il sindaco Torquato. Iacp mise sul tavolo dieci milioni di euro: due e mezzo per pagare il Banco di Napoli, liberando il cantiere dall’ipoteca, la restante somma per costruire gli alloggi. “Una grande soddisfazione – disse Torquato – per un risultato cui abbiamo lavorato anni. Ora le case si dovranno e potranno fare”.
Dopo il permesso a costruire ci sarà la gara d’appalto. Per l’assegnazione dei 60 alloggi Acer farà riferimento alle graduatorie dei terremotati che vivono nei prefabbricati e che ne hanno titolo, graduatorie che dovranno essere necessariamente aggiornate a causa del tempo trascorso.