Un ragazzo con grave distrofia muscolare ha chiesto al tribunale la ripresa delle cure. L’Asl Salerno ha sospeso le terapie per i tetti di spesa
Alla fine Andrea si è dovuto rivolgere ad un giudice per poter riprendere le terapie. Erano state sospese dall’Asl Salerno perché il centro a cui si era rivolto per essere curato ha superato i tetti di spesa. Andrea è un ragazzo di Pagani. Ha 17 anni ed è gravemente malato. E’ affetto da una grave forma di distrofia muscolare, la più grave. E’ costretto a vivere su una carrozzina.
Il ragazzo ha perso gran parte delle proprie autonomie. I medici dell’Asl gli hanno assegnato una terapia che deve fare per cinque giorni a settimana. Andrea l’ha cominciata poco tempo fa, con il monitoraggio continuo della capacità vitale polmonare sulla funzionalità cardiopolmonare, con parametri – per fortuna – ancora non compromessi. In poco tempo ha già ottenuto dei risultati. Per esempio, respira meglio.
Ma la terapia è stata interrotta per cui Andrea rischia di perdere ciò che ha acquisito in poche settimane, tornare indietro, peggiorare. Forse in maniera irreversibile. I medici dicono che la drastica interruzione della riabilitazione comporta la compromissione dell’intero percorso di cura, con ricadute sull’integrità, oltre che fisica, psicologica del ragazzo e della sua famiglia.
Per questo la madre è scesa in piazza. Ma giovedì scorso ha fatto qualcosa di più: tramite il suo avvocato ha presentato una diffida alla Asl Salerno dando 24 ore di tempo per riammettere suo figlio alle cure di cui ha bisogno. Di ore ne sono passate molte di più. Nessuna risposta.
Sua madre è tra le tante scese in piazza la settimana scorsa con un sit in davanti al Distretto sanitario 60 a Nocera Inferiore per difendere il diritto alla cura di suo figlio. Ora è stata costretta a rivolgersi ad un magistrato. L’avvocato Domenico Vuolo ha presentato un ricorso al Tribunale di Nocera Inferiore per chiedere con urgenza (ex. Art.700 c.p.c.) che il giudice ordini al responsabile della riabilitazione del Distretto 60 il rilascio dell’autorizzazione alla prosecuzione della terapia.