Inaugurato a Nocera Superiore il montascale che elimina le barriere architettoniche per godere della bellezza del Battistero Paleocristiano
E’ stata Sofia Trapani la prima ad abbattere le barriere che impedivano, fino a ieri sera, a persone con disabilità di ammirare la bellezza del Battistero Paleocristiano di Nocera Superiore. Ieri sera il taglio del nastro del nuovo montascale che renderà accessibile uno dei luoghi simbolo del territorio. Il sistema è stato installato grazie al contributo donato dalla diocesi Nocera Sarno, dalla Fondazione Banco di Napoli e dall’industria conserviera Petti. “Tre realtà diverse con vocazioni diverse – ha spiegato con particolare emozione don Fabio Senatore, parroco della chiesa di Santa Maria Maggiore – che si uniscono per un unico obiettivo, contribuire per la crescita e il bene comune”.
A tagliare il nastro, insieme al soprano, nonché madrina della serata, e don Fabio, anche il vescovo Giuseppe Giudice. “Per la nostra comunità – ha sottolineato il prelato – è una data significativa che ci lega a Parigi. In questi giorni si stanno celebrando le paraolimpiadi, evento di importanza mondiale, noi invece celebriamo, a livello locale, l’eliminazione delle barriere architettoniche. Oggi siamo abituati a costruire città solo per coloro che corrono o case non abitabili. Dobbiamo riprendere l’attenzione nei confronti di chi ha bisogno di attenzioni”.
“Città a misura di bambino, anziano e animale”.
“Noi siamo abituati a correre – ha aggiunto monsignor Giudice. Ma dalla prospettiva di chi ha delle difficoltà – e il vescovo si include, dato ancora i postumi dell’intervento affrontato nei mesi scorsi che lo costringono ancora all’utilizzo di un bastone per aiutarsi nel camminare – si nota che è difficile il mondo e lo si vede in modo diverso. Nessuno è un disabile o diversamente abile. Ogni persona è uno scrigno di bellezza e di novità, non dipende dalla bellezza o dalla salute. In questo tempo di grande confusione e di evanescenza in tutti i livelli sociali, non sappiamo riconoscere le identità e le diverse abilità. Allora dobbiamo lavorare per abbattere le barriere, più che architettoniche sono culturali, nel cuore, spirituali, politiche, sociali, ecclesiastiche. Barriere che non permettono all’altro di accedere nella bellezza e in questo caso di accedere alla bellezza del Battistero”.
“Una serata – ha spiegato Sofia Trapani che dopo il taglio del nastro ha tenuto un concerto all’interno del Battistero – fatta di tanta gioia e amore. Oggi i diversamente non restano in disparte, siamo tutti uguali. Ed è bello poter vivere con tutti queste emozioni e condividere le bellezze di questo luogo, ancora più autentico con sentimenti di inclusione e fratellanza”. “Le bellezze sono per tutti – ha rimarcato il sindaco Gennaro D’Acunzi – e quest’opera installata consentirà a tutti di poter godere dell’arte e delle radici storiche del nostro territorio”.
“Un momento importante – ha precisato don Fabio – per la nostra comunità parrocchiale e per la città. Il Battistero rappresenta non solo la nostra città ma la fede di un territorio, ed era inaccettabile che questo luogo non fosse fruibile per tutti. Un sito primariamente come liturgico, ma anche scrigno di arte e come comunità cristiana abbiamo sentito l’esigenza di mettere al centro le fragilità e le necessità di chi ha difficoltà. Oggi siamo contenti di inaugurare un montascale che abbatte definitivamente ogni barriera” ha concluso il parroco di Santa Maria Maggiore.