La polizia di Nocera sequestra a Foggia materiale che inneggia al nazi fascismo. Nel gruppo “Vecchio Regime” gli autori degli incidenti Nocerina Foggia
Dietro le aggressioni e le devastazioni si nascondevano persone che inneggiavano al fascismo e alla Germania nazista. Sono gli aderenti al gruppo di tifosi ultras “Vecchio Regime” del Foggia. Sono ritenuti responsabili non solo di aver partecipato agli incidenti durante e dopo la gara Nocerina Foggia del 15 settembre scorso, valevole per il campionato di calcio di serie D, ma anche di aver violato le norme della Legge Mancino “per aver introdotto ed ostentato all’interno dello stadio San Francesco di Nocera simboli propri delle SS e della Germania nazista”.
Questa mattina gli agenti del commissariato di polizia di Nocera Inferiore, guidati dal vicequestore Luigi Amato, supportati dagli uomini della Questura di Foggia, su ordine della Procura della Repubblica del Tribunale di Nocera, hanno effettuato perquisizioni personali e nella sede del gruppo ultras a Foggia e Rodi Garganico.
Nel mirino della polizia sono finiti otto tifosi. Quattro di loro hanno anche partecipato, con il volto travisato, agli incidenti ed alle devastazioni di attività commerciali tra Nocera Inferiore e Nocera Superiore durante la strada del ritorno.
Tantissimo il materiale proibito trovato durante le perquisizioni, tra cui una bandiera della Repubblica Sociale, sciarpe con fasci littori, busti e statue di Benito Mussolini, croci celtiche, oggetti riproducenti il “Totenkopf“ (testa di morto) nome di una divisione corazzata tedesca delle Waffen-SS in servizio nella seconda guerra mondiale. I suoi membri si macchiarono di molteplici crimini di guerra. Ed ancora svastiche, bandiere inneggianti al fascismo, fumogeni di diverse dimensioni. Tutto il materiale è stato sequestrato. Per gli otto tifosi ultras è scattato il Daspo, il divieto di assistere ad eventi sportivi, per una durata di tempo che va dai tre agli otto anni con l’obbligo della firma.
Ad oggi sono 17 le persone appartenenti ai vari gruppi ultras del Foggia che devono rispondere a vario titolo e in concorso di reato che vanno dalla devastazione alla resistenza e violenza di pubblico ufficiale, dalle lesioni personali al danneggiamento, reati aggravati dal fatto di aver agito con armi e oggetti atti ad offendere in numero superiore alle cinque persone alcune delle quali con il volto coperto.
Le indagini della polizia erano partite immediatamente dopo gli incidenti che caratterizzarono soprattutto il dopo partita. Durante la strada del ritorno gli ultras del Foggia distrussero negozi e arredo urbano. Pochi giorni dopo gli incidenti furono arrestate due persone e denunciate 14 di cui 13 appartenenti alla tifoseria della Nocerina e tre del Foggia.
I poliziotti del commissariato di Nocera hanno continuato a lavorare, hanno visionato fotografie ed immagini, sono stati diverse volte a Foggia per una serie di indagini sino a presentare il conto di un pomeriggio di violenza folle e gratuita.