Via libera agli scavi archeologici di piazza del Corso a Nocera Inferiore, nonostante le chiavi. L’iniziativa è della Casa del Popolo Cohiba
È stata necessaria una cesoia per aprire la porta che conduce agli scavi archeologici di piazza del Corso a Nocera Inferiore. Al Comune, infatti, avevano perso la chiave del lucchetto, poi ritrovata, ma inservibile perché la ruggine aveva bloccato l’ingranaggio della serratura.
Questa mattina era in programma un sopralluogo da parte di funzionari della Soprintendenza all’indomani della richiesta degli attivisti di Casa del Popolo Cohiba di riapertura del sito storico. L’idea è di organizzare delle visite guidate gratuite aperte ai cittadini grazie anche alla disponibilità dell’archeologo Matteo Miriano.
“Il 30 marzo scorso – racconta Mattia Montera – abbiamo inviato una richiesta formale al Comune e alla Soprintendenza dei Beni Archeologici di Salerno per la riapertura dell’area degli scavi che si trovano sotto piazza del Corso. La risposta della Soprintendenza e della dottoressa Simona Di Gregorio è stata immediata ed entusiastica. Ma era necessario effettuare un sopralluogo. Dal Comune, invece, silenzio. Soltanto dopo un sollecito siamo riusciti ad organizzare per questa mattina il sopralluogo, ma è venuto fuori il problema delle chiavi, poi ritrovate ma inservibili perché la ruggine aveva bloccato il lucchetto. Si è deciso, così, di romperlo”.
Dopo il sopralluogo sia la Soprintendenza che l’amministrazione comunale hanno dato il nulla osta alle visite guidate. “Pensiamo – dice Montera – di organizzare le visite a metà maggio. Non possiamo che criticare la chiusura da parte del Comune dell’area da tanti anni. Lo ripetiamo, tutto si può fare. Non dobbiamo mai rassegnarci all’immobilismo di chi governa, ma dobbiamo organizzarci dal basso e pretendere ciò che ci spetta”.