Tre milioni di evasione nel 2018 per la tassa sui rifiuti costringono l’amministrazione comunale di Nocera Inferiore a ritoccare le prossime bollette
L’evasione della Tari, la tassa sui rifiuti, resta uno dei problemi più gravi che l’amministrazione comunale di Nocera Inferiore si trova ad affrontare, tra l’altro non è un fatto nuovo, una piaga che ci portiamo dietro Nel 2018 la somma che manca all’appello è di tre milioni di euro, una cifra enorme che peserà sulle tasche dei cittadini. Infatti la tassa sui rifiuti è completamente a carico dei cittadini. Quindi chi non paga e fa il furbo fa un danno all’intera comunità.
Ma c’è di più e riguarda chi non rispetta le regole del conferimento abbandonando spazzatura in giro e senza differenziarla. Questo provoca un enorme costo sia perché non si ottengono i benefici previsti dalla cessione di carta, plastica, vetro e altre materie riciclabili, ma anche per i costi del servizio con i dipendenti della Nocera Multiservizi spesso chiamati a fare orario straordinario per ripulire gli angoli della città dove ci sono i cumuli di rifiuti. Secondo quanto dichiarato ieri dal sindaco Manlio Torquato in consiglio comunale “la maggiore sofferenza che noi viviamo quotidianamente viene dai commercianti” che producono molti rifiuti e, spesso, non rispettano le norme. Il sindaco ha anche detto che i responsabili del «grosso problema» che incide negativamente sulla raccolta differenziata è innanzitutto l’inadeguatezza e la mancanza dei controlli da parte della polizia locale. Poi ci sono i cittadini, o meglio una parte di loro, che se ne frega dei meccanismi di corretto conferimento dei rifiuti».
Tutto questo inciderà nelle prossime bollette. Il consiglio comunale ieri mattina ha approvato il Piano economico finanziario della Tari. Sarà applicata una maggiorazione del 5 per cento sulla somma totale dell’evasione, dunque sui tre milioni di euro non pagate dai soliti furbetti, circa 150mila euro che il Comune dovrà recuperare e lo potrà fare soltanto aumentando la bolletta. «Chi non paga – ha detto l’assessore Mario Campitelli – incide sulle tasche di chi ha pagato e continua a pagare perché i loro costi vanno comunque ritrovati nella platea dei contribuenti».
Dalla minoranza la consigliera Tonia Lanzetta ha detto che “l’aumento non è sensibile e mi auguro che sia di ordine sociale. Se i cittadini virtuosi sanno che pagheranno per dare un contributo a chi non può, lo farà volentieri. Ma se sarà un contributo anche rispetto a chi decide spudoratamente di non pagare, questo diventa un problema. Il sistema va consolidato rispetto all’elusione e alla riscossione». Durante il consiglio comunale è stato analizzato, inoltre, il rapporto di convenzione per la gestione del sub ambito del Piano di zona per i servizi sociali e il regolamento del Forum dei giovani.
In chiusura, è stato approvato all’unanimità, un ordine del giorno aggiuntivo proposto dalla consigliera Lanzetta per l’istituzione del canone unico che mette insieme diversi tributi come quello dell’occupazione del suolo pubblico e la diffusione della pubblicità. “La mancata approvazione – ha spiegato Lanzetta – avrebbe creato difficoltà enormi ai cittadini”. Ed ha fatto l’esempio di un cantiere che non poteva essere allestito perchè mancava il regolamento del canone unico. Ma può essere esteso anche ai dehors dei locali, alle bancherelle dei mercati, ai tabelloni pubblicitari.