Fezza e D’Amato duri contro il sindaco dopo le parole dette durante il consiglio comunale. Sul rinvio del controllo sulle partecipate chiedono “chiarezza”
“Durante il consiglio comunale abbiamo assistito ad uno spettacolo indecoroso”. Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia Enza Fezza che è intervenuta all’indomani di alcune dichiarazioni del sindaco Lello De Prisco “che dovrebbe utilizzare un linguaggio più adeguato sia per la figura che per il luogo istituzionale dell’aula di consiglio comunale”. Il primo cittadino di Pagani, durante la discussione inerente al mercato ortofrutticolo, ha definito l’operato della precedente amministrazione sulla vicenda “una pagliacciata”. E a dire della Fezza, quella del sindaco è stata una caduta di stile, “ha perso le staffe” ha commentato l’esponente di Fratelli d’Italia.
“Il non rispetto delle istituzioni” è questo il motivo che ha spinto il gruppo consiliare del partito di Giorgia Meloni a lasciare l’aula comunale. Prima, però, hanno espresso il proprio voto al bilancio consuntivo 2019, che è stato sfavorevole. Tra i punti all’ordine del giorno era previsto anche la discussione l’approvazione della ricognizione periodica sulle partecipate pubbliche, ma è stato rinviato per mancanza di analogo controllo dalla società esterna. “Sembrerebbe però che le motivazioni dietro questo rinvio siano di altra natura” si legge nella nota di Fratelli d’Italia. “Bisogna far chiarezza – si legge nella nota a firma di Fezza e D’Amato – sul fatto che il controllo analogo spetterebbe, come previsto da delibera di consiglio comunale n.65 del 2019 al responsabile finanziario del comune e quindi risulterebbe già una forzatura la nomina di un “esperto esterno”. A tal proposito, quindi, l’incarico esterno per il controllo analogo, risulta un evidente sperpero di pubblico danaro e quindi potrebbe ricadere sugli amministratori come danno erariale”.
“Vedendo gli allegati – continua la nota -, il documento risulta comunque firmato dal responsabile finanziario, ci si chiede quindi quale sia stato il lavoro svolto dall’ente esterno che avrebbe dovuto svolgere il controllo. Infine, sembrerebbe che la motivazione per la quale il punto sia slittato al prossimo consiglio potesse trovare fondamenta in un parere negativo dei revisori rispetto all’azione svolta dall’ente esterno”. Il gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, dunque, chiede di fare chiarezza.