I residenti che costeggiano il Solofrana hanno paura per nuove esondazioni e chiedono al sindaco di Nocera Inferiore nuovi controlli
Il torrente Solofrana, nel suo viaggio verso il fiume Sarno, attraversa anche una zona di Nocera Inferiore denominata Starza. È una zona rurale sviluppatasi negli ultimi anni e con un buon numero di residenti. Si trova alle spalle del tribunale e confina con Nocera Superiore. In caso di piena del corso d’acqua, è un’area vulnerabile. Terreni agricoli e case sono il facile bersaglio delle esondazioni del torrente. I motivi sono diversi, vecchie mura di contenimento, letto del fiume innalzato perché mai dragato. “Ma anche troppi scarichi legali e illegali che contribuiscono facilmente a far alzare il livello dell’acqua”, racconta un residente. Ora vogliono vederci chiaro, anche alla luce di quanto accaduto lunedì scorso con il Solofrana che ha allagato perfino lo stadio San Francesco.
Hanno chiesto al sindaco Paolo De Maio di essere ascoltati “per fornire ai tecnici, accompagnandoli anche in eventuali sopralluoghi, quali sono le criticità”. I punti a rischio sono tre, quello a ridosso della caserma Libroia, quello in traiettoria della chiesa di Santa Maria degli Angeli e del convento francescano, quello alle spalle del tribunale dove insiste il pericoloso ponte di via Fratelli Buscetto. Gli abitanti del quartiere hanno anche chiesto che vengano effettuati seri controlli sugli “scarichi legali e illegali che confluiscono nelle giornate di pioggia nel torrente, essi creano un ulteriore danno perché ingrossano rapidamente il Solofrana. La situazione dovrebbe essere meglio studiata per quanto attiene gli scarichi legali, mentre per quelli illegali riteniamo siano necessari maggiori controlli”.
“Le nostre – ha sottolineato una donna che vive nel quartiere – sono delle ipotesi che, però, vengono rafforzate da quello che noi osserviamo vivendo qui. Anche quando non piove molto, come è accaduto il 9 gennaio scorso, il fiume si è ingrossato in pochissimo tempo. È evidente che qualcuno avrà svuotato grandi vasche di contenimento, legali o illegali che siano. Ce ne accorgiamo anche dal colore e dalla velocità dell’acqua, dalla puzza. Tutti noi crediamo che siano necessari controlli sull’intero tratto del torrente”. Nella lettera inviata i residenti chiedono al sindaco “di fare da tramite con la Regione Campania affinché si programmino degli interventi di manutenzione di somma urgenza in attesa che un più ampio e complessivo progetto, come il Grande Sarno, venga davvero portato a compimento”.
La scorsa settimana, in un lunedì neanche eccessivamente piovoso, l’acqua ha superato gli argini in diversi tratti procurando paura e apprensione. Per fortuna, l’emergenza è rientrata senza rottura di alcun argine. Il Solofrana, invece, ha provocato una falla lunga 40 metri un po’ più avanti, alle spalle dello stadio provocandone l’allagamento i cui danni sono ancora da calcolare. “Ma la paura che l’incubo torni alla Starza, c’è. E non ci fa vivere in tranquillità”, si legge nella lettera inviata all’amministrazione comunale.