Il nuovo percorso dell’osteria di paese di Materdomini a Nocera Superiore. Tra storia, tradizione ed innovazione. Eccellenza del cibo. Piacere della convivialità
a prima cosa che noti quando entri nel rinnovato Terra Santa è la luce. L’osteria di paese ora è più luminosa e nello stesso tempo più accogliente. Si è scrostata di dosso quel senso cupo, certamente voluto, che prima aleggiava. Il locale ne ha guadagnato in profondità ed eleganza.
Noti le belle sedie, i mobili diventati bianchi, il tovagliato che ben si sposano con la nuova impronta che Carmine Santonicola e Ciro Contaldo hanno voluto dare all’osteria
Alzi gli occhi e vedi i grandi archi che sostengono i piani del convento francescano. Niente più intonaco ma i mattoni in vista, un’operazione di restyling che mette insieme la storia del luogo e l’innovazione pur necessaria. Fai qualche metro e noti una brace a vista. “Tra poco – suggerisce Santonicola – avremo anche la carta della carne”.
Di fronte, al centro della sala, un’altra piacevole sorpresa, il banco salumeria, impreziosito da formaggi e salumi che quasi gli fanno da cornice. Rivolgi lo sguardo in fondo alla sala e intravedi un’altra novità, l’ingresso della cantina. Sul lato opposto, invece, l’edicola votiva ha trovato un dipinto da custodire.
Ma è con il cibo che Terra Santa sorprende. Non poteva essere altrimenti se si tiene conto che in cucina ci sono due chef di grande valore, Salvatore Santonicola e Alessandro Califano. “Cucina tradizionale – raccontano – con la giusta innovazione. Attenzione ai particolari ed ingredienti di eccellenza”. Te ne accorgi subito quando inizia il turbinio di piatti, continua esaltazione di gusto e sapori. Dall’inizio alla fine.
Un plauso anche alla gestione della sala con la perizia di Marco Petrillo e le ottime indicazioni del sommelier Emilia Costa.
Benvenuti a Terra Santa Osteria di Paese. Piazza Materdomini Nocera Superiore