Teo Oliva è il nuovo presidente provinciale di Adoc, “ora una rete a favore dei più deboli, dal volontariato il baluardo per aiutarli”
Indubbiamente è giovane, ha appena 30 anni. Ma l’esperienza, soprattutto nel volontariato, non gli manca tanto da essere stato eletto presidente provinciale di Adoc Salerno. Il suo nome è Galante Teo Oliva di Nocera Superiore. Da tempo è diventato un punto di riferimento per tantissime persone che devono fare i conti con la burocrazia, la fiscalità, oggi anche con la terribile crisi energetica. Del resto la missione di Adoc è quella di ascoltare le esigenze dei cittadini dando non solo informazioni, ma risposte concrete.
L’Adoc è l’Associazione nazionale per la difesa e l’orientamento dei consumatori promossa dalla Uil, uno dei più importanti e consolidati sindacati nazionali. L’Adoc assiste gli iscritti con operatori volontari esperti sui diritti del consumatore, in grado di dare informazioni ai cittadini e abilitati alle procedure di conciliazione. Si tratta di una vera e propria rete di consulenti, avvocati convenzionati e volontari del servizio civile, che consente di fornire agli iscritti una consulenza legale specialistica.
“Quello che stiamo attraversando – ha dichiarato il neo presidente provinciale dell’Adoc – è uno dei più complessi e difficili. E i cittadini, soprattutto i più deboli, sono in difficoltà. La rete che Adoc sta creando punta a tutelare queste persone fornendo servizi e informazioni. I cittadini sono circondati da fake news, truffe, aumenti energetici, bonus non erogati. Abbiamo il dovere di dare risposte e aiuto. L’Adoc provinciale è pronta a farlo così come già fatto a livello nazionale e regionale”.
Il progetto di Galante Oliva è costituire una squadra per costruire una rete territoriale ancor più efficiente in grado di dare concretezza ai progetti presenti e futuri. “Dobbiamo aumentare i nostri sportelli in diverse città della provincia per passare dalle idee ai fatti”, ha sottolineato il neo presidente.
Quello della capillarità territoriale rappresenta una nuova sfida già rodata dal lavoro dei patronati e dei Caf. “Oggi più che mai – ha precisato Galante Oliva – è necessario che ci siano. Forse sono l’ultimo baluardo sul territorio mentre gli enti pubblici mostrano grande debolezza. La pandemia ha messo in evidenza quanto il cittadino abbia bisogno di riferimenti precisi e le risposte sono arrivate dai patronati e dai Caf. È stato fatto un lavoro enorme per espletare le richieste di bonus, redditi di emergenza, di cittadinanza e tanto altre pratiche che hanno permesso a numerose famiglie di reggere l’ondata del Covid prima e della crisi attuale.
“Purtroppo questo impegno – ha precisato il neo presidente – non è stato riconosciuto dalle istituzioni. I patronati e i Caf oggi non hanno un ruolo di <<sbriga pratiche>> come qualcuno pensa ancora, ma sono un punto di riferimento reale e concreto per le persone che hanno bisogno di assistenza, giovani che si affacciano al mondo del lavoro, anziani che hanno difficoltà nel comprendere tutte le nuove norme in vigore”.