Per il sindaco di Nocera Superiore meglio l’Unione dei Comuni per il rilancio del territorio, “difendiamo i municipi per strategie condivise”
di Nello Ferrigno
“È riduttivo rispondere con un sì oppure con un no al quesito della riunificazione delle due Nocera. È una vicenda complessa che impone una riflessione seria. Il futuro è l’Agro”. Giovanni Maria Cuofano, sindaco di Nocera Superiore, rilancia la sua idea per rendere il territorio competitivo e indica nello strumento giuridico dell’Unione dei Comuni la chiave per le strategie future. Lo riafferma all’indomani della riunione di un gruppo di associazioni delle due città che si sono confrontate per immaginare progetti comuni partendo dalla cultura e dall’archeologia. “Non sapevo nulla di quell’incontro, tantomeno sono stato invitato – ha detto Cuofano – ma non è questo il punto. Benvenga la sinergia con le realtà associative. Grazie ad esse abbiamo riaperto a tantissimi visitatori i nostri siti archeologici”.
L’archeologia è un elemento fondante per l’amministrazione Cuofano. “Abbiamo la fortuna – sottolinea – di avere un sottosuolo ricco di storia ed è nostra intenzione valorizzarlo. Non a caso ho proposto l’istituzione di una Soprintendenza speciale che non è soltanto ad appannaggio di Nocera Superiore ma dell’intero Agro nocerino sarnese. Dobbiamo difendere l’identità, la storia, le tradizioni dei nostri municipi, bisogna rafforzarli e far sì che si coordino per iniziative comuni, soltanto così consolideremo le nostre città. Siamo una comunità di destino. Il futuro è comprensoriale altrimenti siamo destinati a morire”.
La sinergia
Cuofano ricorda le sue proposte comprensoriali come il progetto dello svincolo autostradale in via Lamia. Ma non solo la viabilità, ci sono i rifiuti, l’ambiente con il fiume Sarno, la lotta allo smog, le aree industriali, l’agricoltura. “Bisogna condividere – precisa il sindaco – i grandi temi per essere più forti tutti insieme e superare il gap della cattiva politica del passato che ha prodotto scelte urbanistiche miopi fagocitando pezzi di territorio”.
“Celebreremo la nostra identità”
Cuofano conferma il suo progetto, varato nel 2018, di cambiare il nome della città in Nuceria, “quella piccola urbs, molto più estesa di Pompei ed Ercolano che batteva le proprie monete e che gli storici greci e latini ricordano tra le più note e floride della Campania antica. Altro che periferia come qualcuno ha definito la città”. E si prepara a celebrare i 172 anni dalla firma del regio decreto che l’11 novembre del 1850 sancì la nascita di Nocera Superiore. Nell’aula consiliare verrà affissa una copia dell’atto firmato dal re Ferdinando II di Borbone. “Il futuro – rilancia Cuofano – è l’Unione dei Comuni, vera forma giuridica per il riscatto dell’Agro”.