Confronto in Regione tra Buonavitacola, il sindaco Torquato e il consulente Amato per i ritardi delle case popolari e delle fognature
di Nello Ferrigno
Missione napoletana del sindaco di Nocera Inferiore Manlio Torquato e del suo super consulente Ciro Amato. Sono stati ricevuti dal vice presidente della Regione Campania Fulvio Bonavitacola. Si è parlato del ritardi dell’apertura del cantiere delle case popolari di Montevescovado e della realizzazione del secondo lotto della rete fognaria. Nei giorni scorsi Torquato aveva inviato alla Regione e all‘Acer (ex Iacp), l’Agenzia regionale per l’edilizia popolare una lettera di diffida chiedendo l’avvio dei lavori.

Il simbolo del ritardo sono i due scheletri in cemento così com’erano oltre 20 anni fa quando Iacp Futura non aveva più i soldi per completare gli alloggi di edilizia popolare al quartiere Montevescovado. Per molte famiglie che vivevano e vivono ancora nei prefabbricati pesanti post terremoto del 1980 quei palazzi incompleti hanno rappresentato la fine di una speranza di avere un alloggio dignitoso. L’ottimismo era tornato quando, dopo un lungo lavoro, il sindaco Torquato e l’allora sub commissario dell’Istituto autonomo delle case popolari di Salerno, Maria Imparato riuscirono a venire fuori dalle secche.

Era il 20 dicembre 2018. Iacp mise sul tavolo dieci milioni di euro: due e mezzo per pagare il Banco di Napoli, liberando il cantiere dall’ipoteca dopo il fallimento di Futura, la restante somma per costruire gli alloggi. Iacp nel frattempo divenne Acer Campania, una trasformazione che prese altro tempo. Nel frattempo, nonostante la pandemia, il Comune a gennaio 2020 approvò il nuovo progetto concedendo l’autorizzazione a costruire. Ma anche per ritirarla il sindaco fu costretto a diffidare l’Acer perché ad agosto dello stesso anno non aveva ritirato la concessione edilizia.
Fatto questo, si sperava, il cantiere potesse riaprire avviando i lavori. Ma non è così. E l’altro giorno il sindaco ha scritto una nuova diffida inviandola anche al presidente della Giunta regionale Vincenzo De Luca. Torquato ha chiesto all’assessore regionale all’Urbanistica Bruno Discepolo e ai vertici di Acer “un urgente intervento al fine di determinare le condizioni per l’immediato rispetto da parte dell’Agenzia regionale per l’edilizia residenziale dei tempi di realizzazione dell’intervento a Montevescovado così come previsto dalla convenzione stipulata nel dicembre 2018”.

Nell’accordo era stata definita la cronologia dell’intervento che deve portare alla costruzione di 60 alloggi suddivisi in tre lotti, ciascuno con 20 nuove case. Entro il 30 settembre 2019 Acer avrebbe dovuto attivare le procedure di legge per la scelta dell’appaltatore con il conseguente avvio dei lavori nei 60 giorni successivi all’aggiudicazione. “Fino alla data odierna – si legge nella lettera – i lavori occorrenti per la realizzazione dell’intervento non sono affatto iniziati”.
Ed ancora “i tempi con i quali l’Acer Campania sta procedendo ad attuare la convenzione sono del tutto inadeguati alla situazione rappresentata e per tale motivo si sollecita e si diffida la stessa Acer a provvedere all’immediata attuazione della convenzione”. “La sostituzione degli alloggi costruiti dopo il terremoto – ha spiegato Torquato – si trovano in uno stato di degrado strutturale significativo che richiede continui interventi manutentivi per garantire le condizioni minime di agibilità. Costruire i nuovi appartamenti è la soluzione indispensabile e non più differibile sotto ogni punto di vista, tecnico, economico e sociale”.