Prime dichiarazioni dopo l’arresto del consigliere comunale Giordano, i commenti di Torquato e De Nicola, l’imbarazzo del gruppo “Nocera Coraggiosa”
I problemi giudiziari del consigliere comunale di Nocera Inferiore, Giancarlo Giordano, rischiano di far naufragare i progetti politici di “Nocera Coraggiosa”. Il gruppo consiliare, critico nei confronti dell’operato dell’amministrazione comunale, era nato poche settimane fa. A comporlo i dem Giordano e Vincenzo Stile, Gennaro Della Mura e Nello Rosati di Campania Libera. Non condividendo alcune scelte del sindaco Manlio Torquato e del Pd, avevano deciso di provare a fare da soli. Ma l’arresto di Giordano, accusato di aver intascato una tangente da un imprenditore per il suo ruolo di funzionario del Genio Civile, ha compromesso il piano politico che aveva anche ambizioni in prospettiva elezioni amministrative. Sino ad oggi dal gruppo non è arrivata nessuna dichiarazione. Stile si è limitato a dire che la vicenda gli ha provocato “profonda amarezza”.
Il sindaco Manlio Torquato ha detto “di essere rimasto come tutti colpito dalla vicenda che ha coinvolto Giordano. E per quanto essa nulla abbia a che fare con la politica, e per quanto sia nota la contrapposizione che ci caratterizza, non posso non esprimere un disagio per come detta vicenda sia stata ad oggi, evidenziata, prima di ogni certezza giudiziaria. Ma soprattutto per quanto un familiare (cui siamo umanamente solidali, ai figli alla moglie, persone riservate e per bene) possa soffrirne. È vero che la flagranza dell’accaduto fa pensare al peggio e la stampa non può non registrarlo, ma credo che in Italia non sia mai abbastanza ripetersi che esiste un principio di garanzia e di presunzione di innocenza, in attesa di un giudizio che spetta solo alla magistratura dare. La politica dovrà prendere, invece, una chiara decisione di opportunità non appena le notizie saranno più certe e più chiare”.
“Conscio che la giustizia farà il proprio corso – ha detto il presidente del consiglio comunale Fausto De Nicola – esprimo la mia personale ed umana vicinanza a Giordano ed alla sua famiglia che, in un periodo in cui dovrebbero regnare pace e serenità, sta vivendo momenti di sconforto e preoccupazione”.
Giordano, pur avendo lasciato il gruppo consiliare del Pd, aveva ancora in tasca la tessera del partito. Nei giorni passati aveva partecipato ad una serie di riunioni nella sede provinciale dem per cercare di individuare una via d’uscita dalla crisi che lo aveva allontanato, insieme a Stile, dal partito che lo aveva portato in consiglio comunale. Lo stesso Torquato, in diverse occasioni, aveva chiesto al Pd di prendere le distanze da Giordano che era diventato una vera spina nel fianco dell’amministrazione, forse più dei consiglieri di minoranza. Nell’aula consiliare del municipio rimbombano ancora gli scontri verbali tra Giordano e Torquato, un rapporto che si è lacerato con il passare dei mesi sino a far dire al sindaco che “Giordano non era più compatibile con l’amministrazione comunale”.