I candidati al consiglio comunale di Nocera Inferiore De Martino e Marro contestano la scelta dell’amministrazione comunale uscente
“È una cosa mai vista, una scorrettezza totale a danno degli elettori e della loro volontà di cambiare”. Lo hanno detto i candidati Alfonso De Martino e Bianca Marro della lista “Uniti per il Futuro” in appoggio al candidato sindaco Antonio Romano commentando la riunione del consiglio comunale di Nocera Inferiore in programma domani martedì 10 maggio. L’assemblea è chiamata a votare il Documento unico di programmazione 2022/2024 e il Bilancio preventivo per lo stesso biennio.
La contestazione di De Martino e Marro si basa su documenti di programmazione che impegnerebbero la futura amministrazione per due anni e mezzo. “Siamo oltre l’arroganza – hanno commentato i due candidati – perché con l’inizio del periodo pre elettorale, ovvero poche ore dopo il consiglio in sostanza non sarà più in carica, limitato solo ad atti improrogabili e straordinari. E che fa questa maggioranza allo scadere dei suoi giorni? Vuole far approvare atti che impegnerebbero sino al 2024 la prossima amministrazione comunale”.
“Negli ultimi tempi – aggiungono – stiamo vedendo una corsa forsennata e un pò grottesca da parte del sindaco uscente e della sua maggioranza, a partire dal candidato sindaco De Maio, per portarsi a casa quante più cose possibili e condizionare al massimo l’amministrazione futura. Prima il concorso per il dirigente tecnico, da chiudere assolutamente prima delle elezioni. Poi i piani pluriennali del verde e quello del traffico, rimasti nei cassetti per dieci anni. Ora addirittura approveranno all’ultimo secondo i documenti di programmazione e di bilancio preventivo per i prossimi due anni e mezzo. Questo significa due cose. La prima è il disprezzo per gli elettori, perché viene annullata l’efficacia del voto. La seconda è la consapevolezza che hanno questi signori di dover andare via, e allora vorrebbero bloccare la possibilità di movimento di chi, scelto dai cittadini, verrà dopo di loro”.
“Vedremo – concludono De Martino e Marro – quali consiglieri si presteranno a questa operazione, che ci sentiamo di definire una legittima indecenza. Definirla antidemocratica è troppo poco. Perché la democrazia è rispettare il diritto del popolo a cambiare, non permettere a chi è al potere di imporsi anche a tempo scaduto”.