Sullo sfondo la vicenda “gioiosa e terribile” tra Togliatti e Iotti e l’amore tra Boccia e De Girolamo che non piaceva a Berlusconi. Alla fine il sentimento vince su tutto
La politica, la passione, l’amore. Quando le vite si intrecciano tra assemblee, riunioni, incontri. E magari scatta la scintilla. Non volendo fare paragoni esagerati, ma quando ieri i social sono stati invasi dalle foto “della promessa” che si sono dati Anna Bruno, presidente del consiglio comunale di Roccapiemonte e Giovanni Maria Cuofano, sindaco di Nocera Superiore, mi sono venute in mente altre storie d’amore tra persone che fanno e hanno fatto politica.
La relazione proibita tra Togliatti e Iotti
Ed ecco che emerge quella “gioiosa e terribile” tra Palmiro Togliatti, leader del Partito Comunista, totus politicus, e Nilde Iotti, all’inizio giovane deputata di Reggio Emilia e poi prima donna ad essere presidente della Camera dei deputati nella storia repubblicana.
Fu a tutti gli effetti una storia il cui fil rouge è stato rappresentato dalla passione: per la politica, per gli ideali che entrambi hanno portato avanti nelle proprie carriere, ma anche quella sentimentale, che li ha uniti per 18 anni (dal 1946 al 1964) in semi clandestinità contro i pregiudizi dell’epoca (Togliatti era sposato e all’ora era reato avere una relazione extraconiugale, il cosiddetto “concubinato”), sino a quando decisero di andare a vivere insieme in un attico di Botteghe Oscure.
La storia d’amore trasversale che non piaceva al Cavaliere
Più recente la coppia Nunzia De Girolamo – Francesco Boccia. Lei beneventana, lui pugliese di Bisceglie. Lei del centrodestra, lui democratico. Oggi Boccia ministro degli Affari regionali, De Girolamo ministro delle Politiche agricole con il governo Letta in quota Nuovo Centro Destra di Angelino Alfano. Un amore trasversale nato quando l’ex deputata era con Forza Italia e che non piaceva a Silvio Berlusconi.
Il Cavaliere, sulle prime, si infuriò. “Come sarebbe che vuoi fidanzarti con Boccia? E poi, Nunzia, scusa: chi sarebbe questo Boccia?”. La De Girolamo spiegò cheera un deputato del Pd molto in carriera, con un storia d’amore appena finita e già padre di due figli, un tipo comunque molto serio, un ex democristiano poi prodiano, quindi lettiano, il rampollo d’una famiglia di Bisceglie che aveva girato il mondo, master alla Bocconi e quadriennio alla London School, soggiorno negli Usa e poi sì, certo, pure due tragiche tornate elettorali in Puglia dove Niki Vendola lo aveva sempre sconfitto alle primarie. “Un colpo di fulmine”, dirà lei, oggi che fa televisione e giornalismo.
Bruno e Cuofano la riservatezza prima di tutto
Ed oggi brindiamo all’amore tra Giovanni e Anna. Scarne le notizie sulla loro storia d’amore. Avvocato di Roccapiemonte e presidente del consiglio comunale della sua città con il sindaco Carmine Pagano la sposa; laureato in giurisprudenza e sindaco di Nocera Superiore lui, entrambi civici. Anche questo è stato un colpo di fulmine. Si sono innamorati poco più di un anno fa.
La riservatezza è stata la sigla di questa unione. Niente social per la sposa, mai una parola detta in pubblico dallo sposo. In giro non ci sono foto dei due prima della cerimonia in municipio a Roccapiemonte. Ieri il clamore social della promessa con il matrimonio che sarà celebrato a dicembre. Molto bella la sposa avvolta in un completo di Elisabetta Franchi con pantalone a “zampa di elefante” come detta l’ultima moda. Sorridente ed emozionato lo sposo stretto nella sua “grisaglia di ordinanza”. Siamo curiosi di vedere l’outfit delle prossima cerimonia.
Un amico di Cuofano, scherzando, dice che era la scommessa fatta dai due fidanzati prima delle ultime elezioni amministrative dove Giovanni ha sbaragliato il campo. “Se vinco ti sposo” avrebbe detto lui; “se vinci mi sposi” avrebbe detto lei. Alla fine hanno vinto tutti e due. Auguri.