La Regione in aiuto della Provincia rimasta senza soldi. Un fondo per i lavori urgenti negli istituti superiori come il liceo Vico
La Regione in soccorso della Provincia di Salerno rimasta senza soldi. Così come tutte le altre Province italiane. Il supporto arriva per l’edilizia scolastica che è rimasta a carico dell’amministrazione provinciale per quanto riguarda gli istituti superiori, come il liceo classico Giambattista Vico. Scuole elementari e medie sono a carico delle amministrazioni comunali.
La Regione Campania ha messo in campo un fondo di tre milioni e 600 mila euro. Per Salerno e provincia i finanziamenti sono di un milione e 600 mila euro. Serviranno a realizzare lavori di somma urgenza che l’amministrazione provinciale non è in grado di provvedere per mancanza, appunto, di soldi.
Da questo fondo arrivano i 250 mila euro per riqualificare, in parte, l’edificio che ospita il liceo Vico di Nocera Inferiore. I lavori serviranno a mettere in sicurezza il secondo piano, interdetto da quando c’è stato un crollo di intonaco nello scalone principale.
Era il 19 aprile del 2018 quando, nella notte, si staccò un grande pezzo di intonaco dall’imponente scalone della scuola e l’apertura di vistose crepe. Le lezioni furono sospese per diversi giorni per la messa in sicurezza. Si procederà anche al rifacimento dei canali fecali con immissione in fogna, parte dei bagni e impermeabilizzazione del soffitto.
La notizia è stata data questa mattina in municipio al sindaco Manlio Torquato dal consigliere regionale Franco Picarone. Insieme a lui c’erano il parlamentare Piero De Luca, il presidente della Provincia Michele Strianese, il consigliere provinciale e presidente del consiglio comunale Fausto De Nicola.
Torquato ha approfittato della visita per sollecitare un intervento a favore della scuole di via Gramsci e del progetto complessivo del collettore fognario.
“Non abbiamo parlato di elezioni regionali”, ha detto il sindaco smorzando le voci di un incontro teso ad ipotizzare liste e candidature. “Abbiamo fatto soltanto qualche battuta su quanto successo in Umbria – ha continuato – ma da semplici osservatori”.