Dopo ore di discussioni e polemiche il consiglio comunale di Nocera Inferiore ha approvato il Documento di programmazione triennale
Dopo un’ estenuante e lunga riunione ieri sera il consiglio comunale di Nocera Inferiore ha approvato il Dup (Documento unico di programmazione) per il triennio 2024/2026. La seduta è stata a tratta polemica, anche con dichiarazioni al vetriolo, per concludersi stancamente poco prima delle 21.
“Difendo con orgoglio il Dup – ha precisato De Maio – che resta lo strumento che ci consentirà di cambiare la nostra città. Sicurezza e videosorveglianza, Puc, tempo pieno nelle scuole, trasporto urbano, miglioramento della differenziata, implementazione del cimitero, definitivo rilancio del patrimonio storico e artistico. E poi mitigazione del rischio idrogeologico, la consulta per il commercio. Insomma continuano i cinque passi per Nocera“.
L’opposizione
Per niente d’accordo l’opposizione che ha sottolineato che si tratta di un documento “fotocopiato dal precedente e che non ha per niente caratterizzato l’attività amministrativa della maggioranza De Maio. Antonio Iannello ha definito il Dup “il classico libro dei sogni riproposto in fotocopia a quello precedente”. La replica è arrivata dall’assessore Gianluca Perna che ha invitato a “non demonizzare i sogni perché grazie ad essi si crea il futuro”. Il concetto è stato ribadito anche dal Dem Massimo Petrosino, “il Dup è un documento strategico, guida dei desiderata che diventeranno cose concrete”. Tonia Lanzetta ha sottolineato che “di Piani triennali che non hanno visto la luce ce ne sono tanti”. Critico Pasquale D’Acunzi che ha parlato di un programma “vago e con troppi slogan”.
I veleni
Sin dall’inizio si era capito che la riunione sarebbe stata caratterizzata da una vivace contrapposizione tra le parti presenti in aula, tanto che già al primo argomento all’ordine del giorno, il riconoscimento di debiti fuori bilancio, il presidente dell’assemblea Antonio Alfano ha ipotizzato la sospensione dei lavori. Fino ad arrivare a far dire all’ex sindaco Antonio Romano, oggi consigliere di opposizione, “che è stato calpestato il garbo istituzionale”. Romano lo ha sottolineato quando ha ammonito il sindaco De Maio per aver fatto togliere dalla sala giunta le foto dei precedenti sindaci, “la storia non è tappezzeria da salotto che si cancella”, per poi estrarre da una cartella una foto del sindaco, “gliela regaliamo così ogni mattina potrà compiacersi”. Per Romano “la volgarità istituzionale è stata evidente anche quando è stato invitato Giovanni D’Alessandro, ex candidato sindaco, a dimettersi”. “Sin dall’inizio di questa consiliatura – ha poi precisato – abbiamo offerto collaborazione. Voi, invece, non fate altro che dileggiare il lavoro dell’opposizione”. Più netto D’Alessandro che ha più volte sottolineato che l’amministrazione De Maio “sta operando in maniera censurabile dal punto di vista della legalità amministrativa. Spesso si fanno cose violando le regole e, puntualmente, arrivano ricorsi e sentenze avverse degli organi di controllo”.