Il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato ha letto il discorso sullo stato della città, “io tra le Colonne d’Ercole”
Ha mantenuto la promessa. “Non sarà un comizio” aveva detto il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, alla vigilia del discorso sullo stato della città dopo 10 anni di governo. E si è affidato ai documenti per spiegare ai cittadini le cose realizzate nel corso del suo doppio mandato, “la fotografia della città, com’è oggi, senza alcuna vena polemica, ma in maniera descrittiva e oggettiva”. Davanti a sé Torquato aveva un voluminoso dossier dove, di tanto in tanto, andava a riprendere i passaggi più importanti per illustrarli ai presenti che questa sera hanno affollato l’aula consiliare del municipio.
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Ha portato come esempio le “Colonne d’Ercole”, il mitico limite estremo del mondo conosciuto nella letteratura classica occidentale. “Per me – ha detto il sindaco – rappresentano l’entrata e l’uscita”, indicando plasticamente il suo ingresso al municipio sino alla prossima uscita per la fine del mandato.
Il primo argomento scelto, non poteva essere altrimenti, è stato quello economico finanziario. Un dettagliato resoconto dei conti del municipio partendo dalle relazioni finali dei commissari prefettizi dove veniva segnalato, tra l’altro, l’incapacità dell’ente di riscuotere i tributi e la pericolosa mancanza di liquidità. “Se va tutto come prospettato – ha sottolineato – il nostro Comune dovrebbe essere il secondo in Campania a chiudere la procedura di riequilibrio il prossimo gennaio”.
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Ha ricordato con orgoglio che “siamo stati la prima amministrazione comunale dal 1976 ad approvare una pianificazione urbana organica”, ma anche ad aver inciso con i concorsi sulla riorganizzazione del personale, “fondamentale per avere una macchina comunale più efficiente, con impiegati più giovani, quasi tutti laureati, dirigenze stabili”.
Poi c’è “l’ambiente con il potenziamento della Multiservizi, l’aumento della raccolta differenziata, il sistema fognario centrale, il Piano del Verde con un saldo positivo di oltre 150 nuovi alberi di medio e alto fusto piantumati. Ma anche i fondi del Pnrr”. “Ma non dimentichiamo – rilancia Torquato – la pandemia, un evento imprevedibile ed eccezionale a cui abbiamo fatto fronte in maniera eccellente anche in perfetta sincronia tra forze di governo e di opposizione”.
“Ho fatto quello che ho potuto – ha concluso – ma sono orgoglioso di aver sempre perseguito l’interesse pubblico, cosa che mi viene ampiamente riconosciuta”.