Il consiglio comunale di Roccapiemonte ha approvato la variazione al bilancio, opposizione poco convinta sulla battaglia “acqua pubblica”
Seduta di consiglio comunale anche a Roccapiemonte. Ieri mattina l’assise cittadina si è riunita in aula per discutere sui punti all’ordine del giorno che ha portato all’approvazione alla variazione al bilancio di previsione 2022/2024. Interessante e ricca è stata la discussione relativamente all’argomento ‘acqua pubblica’. Sulla questione il sindaco Carmine Pagano ha tenuto a precisare, ancora una volta, la sua intenzione “proseguirò la battaglia a difesa dell’acqua pubblica”.
“Una battaglia che andrà avanti ad oltranza – ha spiegato il sindaco – cioè fino a quando non si arriverà ad una decisione definitiva in merito. Tra l’altro, tengo a sottolineare che, a seguito delle informazioni fornitemi dai legali esperti in materia, non esiste nessun termine perentorio per la presentazione di ricorso rispetto alle norme di salvaguardia, a meno che non venga espressamente sottolineato dal provvedimento”.
“Battaglia acqua pubblica? Una farsa.”
La seduta di consiglio comunale si è decisamente animata sulla questione relativa alla gestione del servizio idrico in città. Il consigliere di minoranza Luisa Trezza, del gruppo di Rocca Futura – Partito Democratico, parla di “farsa”. “Siamo riusciti dopo addirittura tre mesi – ha dichiarato Trezza – ad avere le prime risposte sulle attività poste in essere dall’amministrazione comunale nella battaglia per la gestione autonoma del servizio idrico. Solo dopo ripetute interrogazioni consiliari ed un accesso agli atti, dopo 30 giorni, lo scorso 21 dicembre, mi è stato consegnato il carteggio tra Comune, Gori ed Ente Idrico Campano, seppur ancora manchevole della nota a mio avviso più importante, ed ossia la richiesta di gestione salvaguardata”.
“Nonostante il 30 giugno fosse il termine ultimo per la presentazione delle istanze – ha proseguito il consigliere di minoranza – per richiedere la gestione salvaguardata, il Comune di Roccapiemonte fa partire una richiesta di sole tre righe il primo luglio, un venerdì, e conseguentemente l’Eic la protocolla il lunedì successivo, 4 luglio 2022. La famigerata richiesta viene mostrata finalmente durante il consiglio comunale di ieri, dietro ennesima interrogazione sull’ostruzionismo relativo all’accesso agli atti e solo dopo un duro botta e risposta con il segretario generale. Il 5 ottobre con nota inviata dall’Ente Idrico Campano le ‘tre righe’ vengono bocciate perché giunte oltre il termine stabilito, senza entrare nel merito della richiesta”.
Il 18 novembre, incredibilmente, in consiglio comunale, – ha aggiunto Luisa trezza – dietro ennesima interrogazione, l’assessore all’acqua pubblica Annabella Ferrentino risponde che si era ancora in attesa di risposta, quella stessa risposta che era arrivata il 5 ottobre: delle due l’una, o l’assessore non sapeva della risposta, nonostante fossero passati più di 45 giorni, oppure non ha detto la verità. In pratica se c’era una possibilità di salvare l’acqua pubblica a Roccapiemonte questa amministrazione è arrivata se non altro in ritardo. A questo punto il sindaco Pagano e la sua amministrazione dicano la verità e ammettano gli errori, altrimenti i dubbi sulla bontà della loro azione a tutela dell’acqua pubblica aumenteranno sempre più”.