Cento anni fa nasceva il dottore Antonio D’Agosto. Il ricordo dei figli, le sue intuizioni per una medicina territoriale, l’idea del Dam
di Nello Ferrigno
Oggi, 24 aprile 2024, il dottore Antonio D’Agosto avrebbe compiuto 100 anni. La famiglia lo ricorderà in maniera semplice “ma anche gioiosa come lui avrebbe voluto”, dice la figlia Amelia. Insieme ai fratelli Costabile e Gianfranco, tutti e tre medici, pensano di dare negli anni un significato a questa ricorrenza, magari un premio ai giovani che guardano con passione alla scienza medica. Lo faranno nel solco degli insegnamenti del papà che a Nocera Inferiore ha creato con sacrifici, lungimiranza e abnegazione l’Istituto Polidiagnostico D’Agosto, struttura di riferimento della sanità campana. “Ha plasmato tutto questo con competenza, lo si percepisce in ogni angolo della struttura e continuerà a farlo attraverso di noi”, precisano i fratelli D’Agosto.
La gioventù
Nato a Napoli, famiglia cilentana, Antonio D’Agosto ha vissuto nella citta partenopea sino all’età di 16 anni. Poi, insieme ai genitori, si è trasferito a Nocera Inferiore. È tornato a Napoli per frequentare la Facoltà di Medicina. Laureatosi, voleva fare l’oculista, sulla sua strada ha trovato un medico che lo ha spinto a frequentare il suo laboratorio di analisi cliniche. Da quel giorno è iniziato l’amore per la diagnostica che non lo abbandonerà più. Apre il suo primo laboratorio di analisi nella città che lo ha accolto. In via Barbarulo la prima sede. Il dottore Antonio amplia lo “studio” aprendo alla diagnostica per immagini con l’ecografia e la medicina nucleare in vivo. Gli spazi iniziano ad essere angusti per il progetto di sanità che il medico ha in mente. Nella vicina via Sellitto trova altri locali per un nuovo laboratorio. È dedicato, anche in questo caso un primato, all’immunologia, alla citofluorimetria, alla Moc (Mineralometria Ossea Computerizzata) e alla scintigrafia. Ma il sogno del dottore Antonio è quello di offrire ai pazienti e al territorio una struttura capace di dare una sanità “più ampia”, non solo diagnostica, ma anche di cura e prevenzione.
Il D’Am
Finalmente arriva l’opportunità. Viene acquisito un intero edificio dove realizzare una struttura unica, moderna e funzionale con diverse specialistiche per risposte concrete alle esigenze della medicina territoriale ma anche per dare opportunità di lavoro. In via Atzori nasce l’Istituto Polidiagnostico D’Agosto. Viene inaugurato nel 2000.
E a distanza di 24 anni continua a crescere con specialistiche sempre più nuove. Come il più recente grande passo, la Radioterapia oncologica con acceleratore lineare che va ad affiancarsi alle già ben strutturate radiologia, risonanza magnetica e tac.
Non è un caso se il D’Am (D’Agosto Medicina) viene scelto come struttura di riferimento dell’Ieo, l’Istituto europeo di oncologia. Il dottore D’Agosto, nelle sue visioni imprenditoriali ma soprattutto mediche, è stato un antesignano dei consorzi tra strutture sanitarie anticipando di decenni gli attuali orientamenti. Era innamorato del suo lavoro. Era il primo ad entrare in laboratorio, l’ultimo a uscirne, “un esempio per tutti noi”, racconta un suo collaboratore. Autorevole ma non autoritario, spronava tutti, invitandoli al gioco di squadra.
Le passioni
Il dottore Antonio è stato profondamente legato alla sua famiglia, alla moglie Maria Rosaria Borsellino, ai figli, agli otto nipoti. Quando la sera tornava a casa rimboccava le coperte ai suoi ragazzi e la mattina successiva, quando iniziava la giornata di lavoro, amava salutarli con un bacio sulla fronte. “Era accogliente con noi così come con gli altri che, magari, avevano bisogno di un supporto, non solo medico ma anche umano”, racconta Gianfranco.
Non ha mai trascurato la sua città. E i suoi cittadini. È stato lui a portare a Nocera il club Lions di cui è stato il primo presidente e attraverso il quale ha organizzato numerose iniziative di solidarietà. Ha dato una sbirciata anche alla politica candidandosi con la Democrazia Cristiana al consiglio comunale. Amava il calcio, passione che ha trasmesso a Costabile, il secondogenito che è stato “un vincente presidente della Nocerina”. Era tifosissimo del Napoli. Si è sposato di giovedì per evitare che la celebrazione del matrimonio coincidesse con una partita della squadra azzurra. Anche quando non frequentava più gli stadi “troppe emozioni alla mia età”, chiedeva i risultati delle squadre del cuore, Napoli e Nocerina. Gli piaceva anche la pallacanestro ed è stato vicino alla Folgore.
Anche l’arte è stata una sua passione. Frequentava diverse gallerie e amava acquistare tele e sculture, “mamma non sapeva più dove metterle”, ricorda Amelia. Alcune volte prediligeva artisti non noti per aiutarli nel loro lavoro, un moderno mecenate. Non nascose il suo piacere quando in via Matteotti, praticamente di fronte casa, aprì la galleria d’arte Il Sagittario. Amava il mare e il sole. Quando poteva si ritagliava dei momenti di pausa magari su una terrazza dove poter godere di entrambi. Il dottore Antonio D’Agosto è scomparso il 23 ottobre del 2020. “È stato un uomo d’amore – hanno ricordato i figli – l’ha distribuito in maniera indistinta intorno a se”. Ha lottato con determinazione per offrire al territorio una sanità umana e rispettosa dei pazienti. Resta un esempio per le nuove generazioni. Come uomo e come medico.