Chi pagherà il conto del ponte tra Nocera Superiore e Nocera Inferiore? Potrebbe essere un altro tentativo per riunificare le due città
di Nello Ferrigno
Si prevedono tempi lunghi per la riapertura sul ponte che sovrasta il fiume Cavaiola e determina il confine tra Nocera Superiore e Nocera Inferiore. Da un lato c’è via Fratelli Fresa, territorio di Nocera Inferiore, dall’altro via Firenze, territorio di Nocera Superiore, in mezzo il confine tra le due città.
Ed è proprio questo particolare ad impensierire chi da ieri pomeriggio è costretto ad individuare un nuovo itinerario per raggiungere casa oppure il posto di lavoro. La competenza sui lavori, con relativi costi, potrebbe far nascere contenziosi e lungaggini.
I due sindaci, Giovanni Maria Cuofano e Paolo De Maio, hanno chiesto l’intervento del Genio Civile ed hanno dichiarato che “ci si sta confrontando” mentre i rispettivi uffici tecnici “stanno dialogando”. Ma sarà necessario mettere a fuoco i costi e chi dovrà sobbarcarseli. Il buon senso indicherebbe “alla romana”, come si fa quando gli amici vanno al ristorante. Ma qui è diverso, c’è la burocrazia.
Ci vorrebbe un “colpo di reni” dei due sindaci per trovare una soluzione “condivisa”. E magari partire dal ponte di via Fresa/via Firenze per immaginare un futuro più collaborativo tra i due municipi. Che potrebbe essere prodromo all’unione dei due Comuni.
Il ponte è stato chiuso ieri pomeriggio con l’interdizione al traffico arrivata con due ordinanze, la prima firmata da Cuofano, la seconda da De Maio. Si è verificato il cedimento della soletta dell’infrastruttura che consente di superare il fiume Cavaiola.