La regina della danza, “consentire a tutti di avvicinarsi alla disciplina per eccellenza”. L’esperimento dei maestri cattolici a Nocera
La danza per tutti. E’ il progetto che sta portando avanti l’Aimc, l’associazione italiana maestri cattolici di Nocera Inferiore. A prezzi contenuti consente di far avvicinare i bambini ai primi rudimenti della danza classica.
Da diversi anni in città (oggi al plesso scolastico di via Marconi) molti giovani, sotto la guida della maestra Rosa Ritacco, laureata all’Accademia della danza di Roma, stagista di Bill Goodson, hanno potuto cimentarsi in una disciplina che – per stereotipi ma anche per le spese legate alla frequenza e, soprattutto, al saggio di fine anno – teneva lontano tantissime famiglie che non potevano sostenere un peso economico comunque abbastanza rilevante. Insomma, la danza era per i ricchi.
Grazie all’iniziativa dell’Aimc qualcosa sta cambiando. Certo non tutti sono destinati a diventare Roberto Bolle oppure Eleonora Abbagnato, ma almeno i piccoli possono avvicinarsi alla danza intesa come strumento di disciplina per il corpo e per la mente, abituare l’orecchio ad una musica non fatta soltanto di “canzonette”. E se su quelle “due punte” si sta a proprio agio allora si può investire sulla propria passione.
Carla Fracci ha sempre parlato della necessità di offrire a tutti, senza alcuna distinzione di ceto sociale, la possibilità di avvicinarsi al mondo delle “due punte”. In questo modo si formano anche gli spettatori per le performance di danza per far sì che i teatri non restino desolatamente vuoti.
Domenica scorsa ai ragazzi che frequentano la scuola di danza dell’Aimc è stata data l’opportunità di seguire una lezione tenuta proprio da Carla Fracci. C’è stato, infatti, uno stage a Marigliano, in provincia di Napoli, a cui hanno partecipato diverse scuole.
Una bella esperienza che ha entusiasmato ed emozionato gli allievi. E a più riprese la signora Fracci, nel sentire il brusio che arrivava dalle gradinate del palazzetto dello sport, con voce severa ha ammonito tutti chiedendo silenzio ed ha ricordato che la danza è “soprattutto disciplina, educazione, ascolto, rispetto”. Una bellissima lezione di danza, ma soprattutto di vita.