A Nocera Inferiore torna il “muro della gentilezza”. A novembre era stato distrutto dai vandali. Chiesto l’aiuto del sindaco per crearlo vicino al municipio
Sebbene quello di Berlino sia stato uno dei muri al mondo più noti e simbolicamente più citati nell’arte e nella musica, molte sono le barriere che oggi sono ancora solide e presidiate nel mondo, per dividere etnie, gruppi religiosi o, ufficialmente, “per motivi di sicurezza”. Costosissimi in termini di manutenzione, sorveglianza e impatto ambientale, ufficialmente i vari Stati progettano i muri per dividere popolazione in lotta, ma, di questi tempi, appaiono più come semplici palliativi alla globalizzazione.

Potrebbe però nascere un nuovo muro, ma non per generare divisioni, anzi. Non a caso si chiama “muro della gentilezza”. Su iniziativa di Marcella Pastore, la quale ha invitato con un messaggio il sindaco Manlio Torquato e l’amministrazione comunale a prendervi parte, potrebbe sorgere anche a Nocera Inferiore. L’idea sarebbe quella di porre degli appendini sul muro esterno del municipio così da poter essere visibile a tutti i cittadini, per poter poi appoggiare le grucce con un cappotto, un giaccone, un maglione ed altro tipo di vestiario.
L’idea dei “muri della gentilezza” è nata nel 2015 a Mashhad, una metropoli nel nord est dell’Iran, con lo scopo di offrire cappotti e coperte ai senzatetto per proteggersi dal freddo letale dei mesi invernali. Accolta con grande successo, l’iniziativa ha iniziato a spopolare sul web ed è stata adottata nel giro di poco tempo da molte città in tutto il mondo. Il motto è: “Se non ne hai bisogno lascialo. Se ne hai bisogno prendilo”. Con il passare degli anni l’iniziativa si è trasformata e oggi al “Muro della Gentilezza” puoi trovare, oltre agli indumenti per l’inverno, anche libri e cd.
Un esperimento di civiltà, basato sulla sensibilizzazione della cittadinanza in merito ad un tema delicatissimo, quello della povertà, che riguarda molte, troppe persone.
Un’iniziativa simile era stata già avviata in città nel novembre scorso, ma è durata poco. Colpa dell’ignoranza e dell’inciviltà di qualcuno, è stato distrutto per ben due volte. Ideato da Assia Fortino e Arianna Esposito, due studentesse universitarie, era stato allestito al quartiere Casolla. Ora si riprova, magari in un pezzo di città dove si potranno utilizzare anche le telecamere di videosorveglianza per fermare i teppisti. Magari potrebbe nascere una collaborazione anche tra Fortino, Esposito e Pastore per creare una nuova rete di solidarietà.
In Prima News raccoglie e condivide appieno l’appello lanciato da Marcella Pastore per “costruire un Muro della Gentilezza” e dare così anche a Nocera un’opportunità di condivisione fra i cittadini, un luogo dove poter donare e ricevere. E il muro, da simbolo di separazione, diventa un ponte fra due mondi, un strumento attraverso cui possiamo rendere agli altri qualcosa di noi, un pezzo della nostra vita.