Il borgo metelliano tra le 44 città della Strada regia delle Calabrie ora strumento di promozione turistica, “occasione per il territorio”
di Pierfrancesco Maresca
Cava de’ Tirreni rilancia la sua vocazione turistica anche attraverso il percorso della “Strada regia delle Calabrie”, antica direttrice che attraversava il Regno di Napoli, e poi delle Due Sicilie, riproposta come itinerario turistico.
Un progetto, quello di riportare in vita l’antica via, promosso dall’Archeoclub d’Italia per rilanciare il turismo nel Meridione. Il percorso è associato a illustri personaggi della storia come lo scrittore tedesco Wolfgang Goethe che lo percorse per arrivare a Paestum.
L’itinerario “attraversa ben 44 città oltre a tre regioni, quattro province, tre parchi nazionali, testimonianze di epoca romana, settecentesca, ottocentesca ma anche siti del neolitico e del paleolitico”. Per questo motivo sono state coinvolte le amministrazioni comunali interessate tra cui anche la città metelliana. A rappresentarla a Roma nel giorno della presentazione del progetto, c’era la consigliera comunale Anna Padovano Sorrentino.
“Con la strada Regia delle Calabrie, l’Archeoclub d’Italia e le città coinvolte vogliono far riscoprire le meraviglie artistiche, archeologiche e paesaggistiche che i viaggiatori incontreranno sulla loro strada e farle conoscere in Italia ed all’estero – ha dichiarato Sorrentino – ma anche coinvolgere i giovani nel recupero della memoria e dell’identità storica, formando nuove figure che sappiano valorizzare e promuovere il proprio territorio, tra gli obiettivi anche contrastare il fenomeno dello spopolamento dei piccoli borghi del Sud”. Infatti l’amministrazione comunale Servalli ha accolto con interesse ed entusiasmo la nascita di questo “brand turistico” di cui è entrata a far parte, quale occasione di rilancio sia culturale sia sociale del territorio.
“La Strada Regia delle Calabrie – ha precisato Sorrentino – attraversa il cuore del centro storico di Cava de’ Tirreni, il borgo Scacciaventi, con i suoi portici medievali e il ponte di San Francesco sulle orme anche di quello che fu il Grand Tour, il viaggio ottocentesco dell’aristocrazia e degli artisti europei che portò a Cava i più grandi personaggi dell’epoca. La sottoscrizione di questo protocollo consentirà di valorizzare le ricchezze storico-culturali del nostro territorio. Un’importante e strategica collaborazione tra tutti gli enti territoriali coinvolti con importanti ricadute sulla promozione della nostra città e del turismo”.