Carpentieri: “Procedura anomala. Informato il prefetto. Chiederemo i danni”. Il Comune diffida l’azienda: “Raccogliete la spazzatura”
La spazzatura è rimasta a terra: i rifiuti indifferenziati, portati in strada lunedì sera dai cittadini di Nocera Inferiore e i cartoni lasciati fuori dai negozi nei pomeriggi di lunedì e martedì. E’ il risultato della protesta dei dipendenti della Nocera Multiservizi che hanno deciso di non effettuare l’orario straordinario, necessario per completare il lavori di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
“Abbiamo poi saputo – ha detto l’amministratore delegato dell’azienda, Mario Capentieri – che la proclamazione non era nota ai rappresentanti sindacali. La notizia l’abbiamo appresa ieri pomeriggio durante la riunione che abbiamo convocato per affrontare alcune criticità che il 28 settembre scorso le organizzazioni sindacali avevano sollecitato”.
“Insomma i lavoratori, in maniera autonoma avrebbero deciso di incrociare parzialmente le braccia mettendo in difficoltà la raccolta dei rifiuti. Ho provveduto ad informare la prefettura di quanto accaduto mentre è stata avviata un’indagine interna, con la collaborazione dei sindacati, per individuare i responsabile di questa azione non in linea con il diritto allo sciopero. Ci saranno provvedimenti disciplinari”.
La conseguenza è sotto gli occhi di tutti. In strada sono accatastati quintali di rifiuti tra indifferenziato e cartoni. La Multiservizi ha annunciato che nelle prossime ore avvierà l’attività di riassetto eliminando i rifiuti dalle strade.
Nel frattempo l’amministrazione comunale, socio unico della Nocera Multiservizi, attraverso il servizio Ambiente ed Ecologia, ha inviato una nota di diffida all’azienda per “adempiere al servizio di raccolta di carta e cartoni delle utenze commerciali ed avviare le procedure per le penalità come previsto dalla convenzione”.
La riunione che i sindacati avevano chiesto a fine settembre e che si è tenuta ieri ha portato in evidenza alcune criticità nel rapporto tra lavoratori ed aziende. Si parla di “impossibilità di dialogo” e “mancato rispetto degli accordi integrativi sottoscritti e costantemente violati dal datore di lavoro”.
In particolare i dipendenti lamentano l’omesso pagamento del ticket mensa, i ritardi nel pagare le quote di cessione del quinto dello stipendio alle finanziarie che hanno presto soldi ai lavoratori, la carenza di organico e la verifica della pianta organica relativa alle mansioni e livelli dei dipendenti. Sino al mancato acquisto del vestiario di lavoro invernale. “Problema questo – ha annunciato Carpentieri ai sindacati – risolto”.