Polemiche politiche, sospetti, burocrazia e rischio imprenditoriale fermano il villaggio di Babbo Natale al castello Fienga. La vicenda rischia di creare una crisi politica
Babbo Natale ha preso un’altra strada. Quella che porta al castello del parco Fienga di Nocera Inferiore si è dimostrata troppo ripida e con diversi ostacoli. L’imprenditore che aveva aderito alla manifestazione di interesse del Comune di Nocera Inferiore è intenzionato a fare marcia indietro. La pagina Facebook che aveva aperto per promuovere l’evento è stata oscurata.
In mattinata al municipio, prima del consiglio comunale, c’erano state anche delle critiche alla pubblicità con tanto di logo del Comune in cui si promuoveva l’evento e si presentavano i costi dei biglietti (5 e 8 euro) di accesso al castello durante la manifestazione dei mercatini natalizi dal 30 novembre al 6 gennaio. Consiglieri comunali del Partito Democratico li hanno considerati troppo alti.
La vicenda ha avuto anche la ribalta in aula durante i lavori del consiglio comunale con Pasquale D’Acunzi anche lui critico su alcuni aspetti dell’iniziativa, operativa prima del via libera degli uffici comunali. L’assessore di riferimento Antonio Franza non ha voluto rilasciare dichiarazioni anche se da alcune sue affermazioni è trapelato il suo disappunto sulla piega che la vicenda ha preso e che avrebbe potuto portare in città migliaia di visitatori.
Sembra che il tam tam mediatico aveva suscitato grande interesse. Ci sarebbero stati già 1.200 bambini della provincia di Napoli le cui scuole avrebbero organizzato una gita al castello Fienga. Ieri era stata attivata anche la piattaforma on line “Ticket one” per la vendita dei biglietti. Non è escluso che ci possano essere anche delle conseguenze di carattere politico sull’intera vicenda. Mentre la slitta di Babbo Natale ha ormai deviato altrove.