Emergenza maltempo, Legambiente interviene sulle criticità. Il presidente Imparato “la messa in sicurezza del territorio non è più rimandabile”
“Con le prime piogge autunnali, anche se eccezionali, si ritorna ad aver paura e scatta l’emergenza”. Così una nota di Legambiente che commenta il maltempo che in queste ore sta flagellando la Campania.
“Siamo davanti ad un ‘emergenza climatica ben visibile con il continuo ripetersi di fenomeni alluvionali e ondate di calore che evidenziano una accelerazione nella frequenza e intensità dei fenomeni meteorologici, che nessuno può più negare anche per gli impatti crescenti nei confronti delle comunità e dei territori”, continua il comunicato.
Anche la Campania non è immune dalle conseguenze dei cambiamenti climatici: qui i fenomeni meteorologici estremi hanno causato negli ultimi anni danni consistenti e disagi diffusi. I numeri sono inquietanti: 29 eventi estremi dal 2010 a oggi, tra cui 6 trombe d’aria, 6 allagamenti da piogge intense, 12 episodi di danni consistenti a infrastrutture o al patrimonio storico a causa del maltempo, 4 esondazioni fluviali e una frana. Oltre 1,1 miliardi di euro di danni.
“Proprio queste ragioni – precisa Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – confermano che oggi non esistono più alibi o scuse per rimanere fermi. Disponiamo infatti di sistemi di analisi di questi fenomeni senza precedenti, di competenze e tecnologie per aiutare i territori e le città ad adattarsi ai cambiamenti del clima e a mettere in sicurezza le persone. Dobbiamo solo decidere di farlo”.
I danni all’agricoltura
Il maltempo di queste ore sta provocando enormi danni anche alle colture. Molti campi tra l’Agro nocerino sarnese e la Piana del Sele sono allagate. La situazione più critica secondo Coldiretti “è a Castel San Giorgio e in tutta la zona del nocerino e della zona di Sarno. A finire sott’acqua sono state principalmente le coltivazioni di cipollotto nocerino, finocchi, scarole e ortaggi”. Secondo il direttore di Coldiretti Salerno Enzo Tropiano, “nella Piana del Sele preoccupa più il vento per eventuali danni alle serre e alle strutture coperte. Al momento però non si registrano problemi”.