Dopo l’incendio intimidatorio la città, e non solo, si stringe intorno al commerciante. Un uomo onesto e “degno di onore”, valori forse dimenticati
Pochi giorni fa, lo storico negozio di elettrodomestici Buonora in via Verdi a Pagani, è stato dato alle fiamme con intento intimidatorio. La vicenda ha fatto tornare di attualità parole come pizzo, estorsioni, racket e usura.
Viene spontaneo chiedersi: cosa può fare una persona perbene, oggi, specialmente se ha dei figli o dei nipoti; specialmente se svolge un ruolo in una comunità? Che cosa può fare, oggi, quando perfino l’espressione persona perbene è diventata ostica, straniera, quasi impronunciabile, quando perfino essere un uomo o una donna perbene diventa una specie di marchio d’infamia, o quanto meno di sospetto, un qualcosa da non mostrare, anzi, da tenere nascosto, da sperare che passi inosservato, per non scatenare i motteggi, l’avversione e, alla lunga, anche l’aperta persecuzione degli altri?
Nelle scuole, negli uffici, sui posti di lavoro, chi si comporta secondo le regole, chi è di parola, chi rispetta gli impegni, riesce spesso sgradito, inviso, insopportabile. Devono fargliela pagare. È quello che è accaduto a Massimo Buonora, reo di aver fatto il proprio dovere dicendo “No all’illegalità”.
Che fare allora, cosa dire? Niente di nuovo, né da fare, né da dire. Bisogna continuare a vivere secondo virtù e secondo coscienza, anche in un mondo insano: e bisogna darne l’esempio con la propria coerenza di vita, più che con le parole. Modelli veri, modelli concreti, non chiacchiere; c’è bisogno di vedere che si può vivere in un altro modo, che un altro stile è possibile.
L’honestus, scriveva con straordinaria sintesi Cicerone, è appunto l’uomo degno di onore. E in inglese la traduzione di onesto è honest, cioè colui il quale dice la verità, un’altra attitudine del carattere più che della pratica in economia. Mentre l’onestà, come scriveva Cervantes nel Don Chisciotte è la «migliore politica», nel senso più pieno della parola.
Massimo Buonora, scegliendo di riaprire la
sua attività con coraggio e determinazione, è un uomo degno di onore, un
esempio per i cittadini onesti dell’Agro nocerino sarnese e non solo. I
pannelli pubblicitari all’esterno della nota attività commerciale paganese sono
un simbolo di riscatto morale della nostra gente, che non accetta più di vivere
a contatto con la paura.
Massimo Buonora continuerà a lottare e lavorare nella sua Pagani. Non
lasciamolo solo.