C’è il via libera della Giunta De Maio per il completamento dei lavori su Fosso Imperatore. Le opposizioni “no al retroporto”
La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo per il completamento degli interventi di ristrutturazione e di adeguamento delle infrastrutture tecnologiche a servizio della rete piovana e dei reflui nell’area industriale di Fosso Imperatore a Nocera Inferiore. Gli scarichi dell’area industriale da due diventano quattro e porteranno nel canale che circonda la zona industriale le acque piovane, quindi bianche, e le reflue che arrivano dagli stabilimenti industriali. Successivamente, quando sarà completata la rete fognaria, i lavori inizieranno nei prossimi giorni, gli scarichi saranno convogliati nei collettori fognari per finire, poi, nel depuratore di Angri. “Un progetto fondamentale per l’area industriale – ha dichiarato il sindaco Paolo De Maio – un intervento che ci consentirà un monitoraggio sempre più serrato degli scarichi a servizio della zona industriale. Siamo sempre concentrati nella tutela dell’ambiente e nel miglioramento dei servizi”.
Il progetto rientrava nel programma triennale delle Opere Pubbliche 2022/2024 ed è stato riconfermato nel programma triennale 2023/2025, adottato dalla giunta comunale, a seguito dei pareri acquisiti, tutti positivi, compreso il giudizio del Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno.
Le opposizioni insorgono “A Nocera nessun retroporto di Salerno, ampliamo le zone industriali”
E’ quanto sottoscritto nella richiesta protocollata dai consiglieri Antonio Romano, Pasquale D’Acunzi, Giovanni D’Alessandro, Rosa Giordano, Antonio Iannello e Giuseppe Odoroso presentando la questione “retroporto” in consiglio comunale. “Evitiamo che parte del territorio di Nocera Inferiore – si legge nella nota stampa – possa diventare deposito del porto di Salerno, vista la necessità di quest’ultimo di servirsi di un’area logistica retroportuale da collocare in una zona interna”.
Per un rilancio del territorio e dell’economia, i sei consiglieri di minoranza firmatari della proposta ritengono che “sia più utile prevedere un ampliamento delle zone industriali sfruttando le Zes, Zone Economiche Speciali, sottoposte tra l’altro a forme agevolate di fiscalizzazione, per creare sviluppo produttivo e occupazione, privilegiando la dislocazione delle attività produttive operanti nel perimetro urbano e le piccole e medie imprese, anziché immaginare di sottrarre aree agricole per farle diventare deposito dei container provenienti dal porto di Salerno”.
Secondo parte dell’opposizione si tratterebbe di una soluzione per evitare “una riduzione dei suoli destinati all’agricoltura e alle piccole e medie imprese artigiane e industriali del territorio, ma anche un aumento del traffico di autocarri e mezzi pesanti con conseguente aggravamento della qualità dell’aria e della mobilità cittadina”.