La proposta del consigliere comunale di Nocera Inferiore D’Acunzi e dice no ai medici a gettone. Lanzetta “sanità senza colori politici”
di Christian Geniale
Maggiore attenzione sulla sanità territoriale e sull’ospedale. La richiesta arriva da due esponenti della minoranza nel consiglio comunale di Nocera Inferiore. A margine della seduta di ieri, Pasquale D’Acunzi e Tonia Lanzetta, hanno sottolineato l’urgenza di interventi.
“Abbiamo bisogno di un’attenzione maggiore, l’Umberto I deve diventare un’azienda ospedaliera”. È stato D’Acunzi ad alzare l’asticella. “Ben vengano il potenziamento delle infrastrutture e l’ampliamento del pronto soccorso, ma quello che più si necessita è l’assunzione di medici in pianta stabile. Non abbiamo bisogno di medici a partita Iva, ossia di camici bianchi a progetto che arrivano, vengono pagati e una volta terminato il contratto vanno via”.
Per una struttura di eccellenza sanitaria e incrementarne i servizi D’Acunzi si rifà alla sua esperienza imprenditoriale. “Un dipendente in pianta stabile che lavora per tutto l’anno o nei mesi cruciali di produzione fa grande la mia azienda – ha detto – questo è il modello da proporre. Ci vuole un vero organico, così come non è possibile che l’Umberto I stia diventando con il tempo poco attrattivo. Abbiamo bisogno di medici che amano la struttura dove lavorano, la fanno propria e la fanno crescere”.
Tonia Lanzetta ha ribadito la necessità di giungere a una condivisione sul tema della sanità. Il consigliere di minoranza del gruppo Noi con Nocera Attiva, ha sottolineato che “la sanità non può essere utilizzata come bandiera politica o per fare opposizione, ma è necessario che ci sia una riflessione fatta dall’intero consiglio comunale e dalle commissioni consiliari. “Trincerarsi su problemi atavici che interessano amministrazioni regionali di vari colori politici sembra una semplificazione di problemi ben più complessi. I cittadini vogliono servizi e chiedono efficienza”, ha aggiunto.