Giovanni D’Alessandro è ufficialmente in corsa per fare il sindaco a Nocera Inferiore, “noi contro i signori dei voti”
“Dieci punti per cambiare Nocera Inferiore”. Ha esordito così questa mattina Giovanni D’Alessandro ufficializzando la sua candidatura a sindaco della città. Ed ha poi immediatamente sgombrato il campo da “polemiche che sto sentendo in queste ore”.
“Innanzitutto – ha precisato il docente universitario – mi sono trasferito a Nocera. E non è detto che, chi come me ha vissuto a Roma per lavoro pur mantenendo stretti i rapporti con la mia famiglia e i miei amici, non conosca i problemi della città. Forse, io che sono abituato a leggere carte e documenti, riesco ad interpretarli anche meglio e ad individuare le possibili soluzioni”.
La coalizione
Sono quattro le liste al suo fianco, la sua “che ho chiamato Patto per Nocera per sugellare l’accordo che intendo sottoscrivere con i nocerini”, Futurama, Liberaldemocratici e Popolari per Nocera e Nocera Democratica. Il presidente del consiglio comunale Fausto De Nicola è il coordinatore della coalizione. In squadra due assessori dell’attuale Giunta Torquato, Mario Campitelli e Antonio Franza. “La coalizione con cui ci proponiamo – ha precisato D’Alessandro – vede insieme diverse anime, quella centrista ma anche liberale e riformista, democratica e popolare”.
“Il nostro – ha sottolineato D’Alessandro – è un progetto di rinnovamento non solo della città ma anche della classe dirigente e politica che si affaccerà in consiglio comunale. Non abbiamo voluto acquisire i signori dei voti, intendiamo andare in municipio per realizzare un programma di rinnovamento. Siamo diversi e alternativi rispetto agli altri”.
La coalizione guidata da D’Alessandro non rinnega quanto fatto dall’attuale amministrazione Torquato, considerata anche la numerosa presenza di attuali amministratori vicini al sindaco, “ma intendiamo prenderne il meglio e guardare avanti in una visione più ampia”. Il programma prevede dieci punti, le cose da fare subito e quelle da mettere in cantiere, come i fondi del Pnrr. “Non bisogna soltanto ottenerli – ha precisato – ma essere bravi a realizzare i progetti con competenze e professionalità, altrimenti c’è il rischio di perderli. È molto semplice dire che arrivano i soldi, più difficile realizzare progetti”.
Le idee
A portata di mano, invece, le case di Montevescovado, “sbloccando gli oltre sette milioni di euro che la giunta regionale ha congelato” e l’accordo con Gori, “per verificare che sia rispettato, i cittadini lamentano bollette troppo alte e in una situazione economica e sociale come quella che si sta vivendo, che rischia di aggravarsi, l’acqua non può diventare un bene costoso”. Ed ancora “uno sviluppo sostenibile, urbanistica e mobilità, senza gettare altro cemento ma riqualificando quello che già c’è e aumentando il verde con una rigenerazione urbana coerente”.
C’è anche la sanità. “Se all’Umberto I non riescono ad operare un’anziana donna per la frattura ad un femore, cosa che è avvenuta nei giorni scorsi con una mia conoscente – rivela D’Alessandro – è meglio che lo chiudono. L’ospedale di Nocera va potenziato, è indubbio, ma dobbiamo anche fare in modo che le persone ci vadano il meno possibile. Per questo motivo abbiamo sposato in pieno l’idea di Futurama con le case della salute”.
Sul fronte del lavoro e delle aree industriali D’Alessandro non ha dubbi, “aziende eco compatibili e con maggiori posti di lavoro, no ad aree di sosta per attività che vengono svolte in altre zone della provincia”. Infine un sogno che affascina tantissimi nocerini, “riportare la fontana davanti al municipio per ricreare la piazza che è dei nocerini, non degli eventi”.