Il sindaco ha incontrato Piero De Luca, sul tavolo il futuro dell’ospedale Umberto I e degli altri presidi dell’Agro. Pesa la vicenda Servalli
Il luogo dell’appuntamento era da urlo con un panorama mozzafiato tra lo specchio di mare antistante la stazione marittima di Salerno e lo skyline della Costiera, a due passi da piazza della Libertà, pezzo della città dove la “grandeur” deluchiana ha raggiunto il suo massimo splendore conferendole aspetto e dignità di moderno centro europeo.
In un angolo del bar del gioiellino architettonico di Zaha Hadid ieri mattina si sono accomodati l’onorevole Piero De Luca, Nello Mastursi, capo della segreteria del governatore Vincenzo De Luca, e Manlio Torquato, sindaco di Nocera Inferiore. Poi, con un poco di ritardo, è arrivato Enzo Luciano, il segretario provinciale del Partito Democratico. L’incontro, riservato e lontano dai riflettori, era stato organizzato la sera prima quando una telefonata ha raggiunto Torquato.
Sul tavolo alcune tematiche che interessano la città e il comprensorio dell’Agro nocerino sarnese, su tutte il futuro dell’ospedale Umberto I e dei presidi ospedalieri satellite, il Tortora di Pagani e lo Scarlato di Scafati. Ma si è parlato anche del rapporto tra il Pd e la coalizione Torquato, con De Luca che avrebbe sottolineato i risultati ottenuti “dopo dieci anni di esperienza comune”. Inevitabilmente si è parlato anche delle prossime elezioni amministrative.
L’impegno
Al termine della chiacchierata ci si è lasciati con l’impegno da parte di De Luca e di Mastursi di organizzare una riunione tra il presidente della Regione Campania, il direttore generale dell’Asl Salerno e i sindaci dell’Agro. “Quello della sanità – ha spiegato Torquato – è un argomento di elevata rilevanza sociale. Da tempo noi sindaci, riuniti nella Conferenza permanente, avevamo chiesto un potenziamento delle strutture ospedaliere del territorio anche di fronte alle esigenze dettate dalla pandemia”.
Il pressing dei sindaci sul presidente De Luca per un riassetto e un potenziamento delle strutture ospedaliere era iniziato già in primavera. L’ottobre scorso c’era stata un’accelerazione con posizioni anche polemiche per la promozione dell’ospedale di Pozzuoli a Dea di secondo livello mentre Nocera è ancora al palo. Seguirono alcuni incontri, a cui partecipò anche la Cgil provinciale, per definire una strategia comune.
Il pressing dei sindaci
Ma da Napoli arrivò soltanto una dichiarazione di De Luca “per l’ospedale di Nocera Inferiore la Regione ha speso sino ad oggi 15 milioni di euro, uno sforzo straordinario”. Ma qualcosa ora sembra muoversi se il figlio del presidente, in prima persona, ha deciso di mediare tra le parti per promuovere un vertice risolutivo.
Non è da escludere che abbia giocato un ruolo la vicenda Servalli. Il sindaco di Cava de’ Tirreni l’altro giorno ha annunciato di lasciare il Pd. Anche in questo caso c’è lo zampino della sanità, la chiusura del reparto di rianimazione dell’ospedale della città metelliana.