Questa sera aperti i salvadanai che gli Ultras della Nocerina avevano distribuito in città per la colletta. Barbarulo “Nocera ha vinto”
C’era anche una moneta di 200 lire in uno dei salvadanai aperti questa sera dagli Ultras della Nocerina. Forse un nostalgico del vecchio conio, oppure chi ha pensato bene di disfarsene pensando comunque di fare beneficenza. Ma conta poco. E’ il risultato quello che fa vincere una partita di calcio. Ed i tifosi della curva la loro gara l’hanno vinta, anzi stravinta, consegnando nelle mani del dottore Attilio Barbarulo, sfegatato tifoso della Nocerina e prezioso medico pediatra della Tin, 13 mila 800 euro donati al reparto di Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Nocera.
Davanti al municipio i tifosi hanno aperto i salvadanai che avevano disseminato in diversi negozi e bar della città con lo scopo di realizzare una colletta da destinare appunto alla Tin, un reparto dove i medici portano alla vita i bambini nati prematuri. La raccolta è stata divisa in due momenti: il 24 dicembre scorso in strada durante lo struscio della vigilia di Natale e nei giorni a seguire, sino all’Epifania, con i salvadanai. Il totale raggiunge quasi i 14 mila euro, un successo straordinario.
“Una serata straordinaria con ragazzi straordinari – ha sottolineato Barbarulo – ringrazio la città e il suo cuore nobile perché questa è stata una donazione importantissima diretta ai bambini più piccoli dei piccoli. Bambini che hanno bisogno di cure intensive e adeguate migliorando l’attività assistenziale del reparto. Questa donazione ha un importanza fondamentale. Grazie al cuore di Nocera abbiamo raccolto una cifra notevole che è andata al di là di ogni nostra aspettativa e sarà possibile acquistare un’attrezzatura che serve a garantire una maggiore possibilità di sopravvivenza per questi esserini. Ci siamo rivolti alla città e la città ha risposto in maniera commovente”.
Bella e significativa, nonostante il freddo e l’ora tarda, la presenza della mamma delle gemelline Paolillo che ha testimoniato l’eccellenza medica e assistenziale della Tin dell’Umberto I. “Ringrazio tutte le persone che lavorano nel reparto – ha detto la mamma – per tutto quello che hanno fatto per le mie gemelline nate di 25 settimane, con un peso di poco superiore ai 500 grammi. Sono stati dei medici straordinari, siamo stati accolti come una famiglia e le piccole trattate come delle loro figlie”.
Ma non tutto luccica. Barbarulo ha voluto sottolineare le attuali criticità del reparto di Pediatria di cui la Tin fa parte e che deve fare i conti con un organico deficitario.
“Manifesto la mia più piena solidarietà – ha dichiarato il medico – ai colleghi del reparto di Pediatria che vivono una criticità grave per carenza di personale. Con molto rammarico devo dire che il nostro ospedale non viene supportato dalle istituzioni. L’azienda sanitaria di Salerno comprende un territorio molto esteso e non è possibile che l’Umberto I viva questa situazione di difficoltà dove c’è una carenza di tutto, dove solo lo spirito combattivo, battagliero e passionale del personale medico, paramedico e degli ausiliari lo tiene in vita”.