La Soprintendenza di Salerno dice no ai 5 Stelle sull’utilizzo dei percettori del reddito di cittadinanza nei siti archeologici
La proposta è stata bocciata. Almeno per il momento. Per operare in siti storici ed archeologici è necessario avere un’adeguata preparazione. Non si può improvvisare. Si rischia di fare seri danni. Per Raffaella Bonaudo, responsabile Arte della Soprintendenza ai Beni archeologici e culturali di Salerno Avellino, l’idea del Movimento 5 Stelle, pur se apprezzabile, va rimodulata.
Il progetto dei pentastellati è di utilizzare chi percepisce il reddito di cittadinanza, a Nocera Superiore sono circa 500, in attività socialmente utili operando all’interno di siti storici e archeologici, magari facendo manutenzione, vigilanza oppure partecipando a progetti per salvaguardare i beni artistici e renderli fruibili.
L’idea è stata al centro di un convegno che si è tenuto a Nocera Superiore, città ricca di luoghi storici come il battistero paleocristiano, il teatro ellenistico romano di Pareti, la necropoli di Pizzone.
“L’agro nocerino sarnese – ha dichiarato la senatrice Luisa Angrisani – ha una ricchezza immensa che va rivalutata. E chi percepisce il reddito di cittadinanza, nella seconda fase, può dare un importante contributo”.
“Ben venga anche un’attenzione – ha detto la deputata Virginia Villani – che parta dal basso. Con la fase due del reddito di cittadinanza è prevista la possibilità da parte dei Comuni di intercettare i percettori del reddito per servizio di pubblica utilità. Con questa opportunità si potrebbe svolgere un servizio per la cura dei beni storici e artistici attraverso una manodopera selezionata e guidata da tecnici del settore e gestire in maniera economica la tutela di siti”.
“La proposta di investire sui fruitori del reddito di cittadinanza in attività legate all’attività di valorizzazione di beni culturali – ha sottolineato la rappresentante della Soprintendenza – può anche passare, purché sia fatta in condizioni di sicurezza e sotto il controllo e le disposizioni di chi il bene lo deve tutelare. Quello che riusciamo a fare come Soprintendenza è poco. Nocera ha bisogno di interventi più importanti”