Dura presa di posizione della Cisl sull’idea di Beppe Grillo di togliere il voto agli anziani. “Gli regaleremo una tessera del sindacato pensionati”.
“Siamo pronti a donare una tessera della Federazione nazionale pensionati della Cisl Salerno a Beppe Grillo. In questo modo vorremmo fargli capire che i pensionati, quelli a cui lui vorrebbe togliere il diritto di voto, sono il motore di questa Italia e fanno enormi sacrifici per arrivare a fine mese”.
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Lo ha detto Giovanni Cantalupo, segretario generale dei pensionati salernitani della Cisl, che risponde al leader del Movimento Cinque Stelle che nei giorni scorsi aveva ipotizzato la revoca del diritto di voto agli anziani.
“Vorremmo Grillo come nostro iscritto per farlo incontrare con i pensionati salernitani. Il 50% di loro vivono con pensioni al di sotto della soglia di povertà non raggiungendo nemmeno i mille euro al mese”.
“Vorremmo fargli capire – ha continuato Cantalupo – che non è una questione di diritto di voto, ma che questo Paese si regge ancora sugli enormi sacrifici delle passate generazioni e che c’è qualcuno invece che deve ancora dimostrare di aver fatto qualcosa di concreto”.
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Una questione che Cantalupo non vuole assolutamente far passare inosservata. “Ci siamo sempre battuti contro la rottamazione degli anziani e lo continueremo a fare”, ha detto.
“Grillo venga tra i nostri iscritti, tocchi realmente quello che vediamo quotidianamente anche noi. Così prima di ipotizzare di togliere il diritto di voto agli anziani ci penserà bene. Abbiamo atteso tanto che parlasse, dunque, conticuere omnes, intentinque ora tenebant, “tutti erano in silenzio, le loro facce attente”.
Il leader dei 5 Stelle aveva lanciato la sua provocazione il mese scorso sul suo blog. “E se togliessimo il voto agli anziani?”, aveva titolato sulla piattaforma. L’idea di togliere il voto agli anziani, secondo aveva scritto Grillo “nasce dal presupposto che una volta raggiunta una certa età, i cittadini saranno meno preoccupati del futuro sociale, politico ed economico, rispetto alle generazioni più giovani, e molto meno propensi a sopportare le conseguenze a lungo termine delle decisioni politiche”.
E poi: “In tal caso, i loro voti dovrebbero essere eliminati del tutto, per garantire che il futuro sia modellato da coloro che hanno un reale interesse nel vedere realizzato il proprio disegno sociale” aveva aggiunto ancora il fondatore del Movimento. “Gli elettori sono, in larga misura, guidati dal proprio interesse personale, e l’affluenza relativamente bassa degli elettori più giovani può essere in parte causata dal sentirsi alienati da un sistema politico gestito da persone che non considerano della loro stessa natura”.
Grillo non dà una definizione di anziano. Ma citava due parametri Istat: nel nostro paese le persone che hanno più di 65 anni, vicine all’età della pensione, o che hanno già smesso di lavorare, sono oggi oltre 13 milioni e mezzo. La classe più numerosa è quella di coloro che hanno tra i 65 e i 69 anni, ma ci sono anche 17.630 centenari. Sempre l’Istat, nel 2015, ha rivelato che dopo i 65 anni 1 persona su 5 non si interessa di politica e non ne parla mai e questa percentuale sale a circa 1 persona su 3 (il 32%) oltre i 75 anni.