“Eravamo solo due commercianti, eppure siamo nel mirino”, Confesercenti “ma tanti non potevano lasciare i negozi”
“Ho fatto di tutto per esserci ma sono rimasto deluso dall’assenza dei miei colleghi”. A dirlo è Rino Siviglia che mercoledì sera ha partecipato a Nocera Inferiore al corteo contro la criminalità. “Ero con un mio collega e amico – continua – ed entrambi abbiamo notato che eravamo forse gli unici commercianti. Questa cosa mi ha amareggiato. In quel corteo c’ero, non solo perché è stato messo nel mirino il settore che da decenni consente alla mia famiglia di vivere, ma anche per testimoniare la mia solidarietà ed amicizia a Mimmo Palumbo, vittima del recente avvertimento criminale in via Canale. Dai commercianti mi aspettavo un segnale più forte”.
Le assenze non sono sfuggite a Davide Baldi, presidente dell’area nord della Confesercenti Salerno. “Probabilmente – dice l’imprenditore – l’orario e il giorno lavorativo hanno impedito a molti di esserci. Diversi colleghi che avevo invitato mi hanno risposto che sarebbe stato complicato lasciare il negozio o l’attività. Molte sono a conduzione familiare e non è facile assentarsi. Tutti, comunque, hanno espresso un giudizio estremamente positivo sulla manifestazione organizzata dal Comune di Nocera Inferiore pur rammaricati di non poter dare il loro contributo”.
Quello del commercio, per la pandemia e la crisi, è risultato essere il settore più colpito e dove la criminalità si è insinuata in maniera subdola cercando di penetrare nelle imprese, piccole o grandi che siano. Laddove gli imprenditori hanno difficoltà nell’accedere al sistema creditizio, ecco che si apre il tunnel dell’usura. “Purtroppo – sottolinea Baldi – è un problema reale ed in crescita. Quello che all’inizio può sembrare una soluzione, diventa presto una condanna. I criminali aggrediscono le imprese cercando anche una legittimazione entrando nel sistema imprenditoriale. Come Confesercenti abbiamo allertato le istituzioni. È fondamentale assicurare maggiore sostegno e tutela per il settore socio economico. Come Confesercenti sosteniamo Sos Impresa che affianca ed aiuta l’imprenditore vittima di usura o di estorsione dal punto di vista legale, economico e psicologico”.
Sullo stesso fronte si muove Potere al Popolo, l’organizzazione politica che ha aderito al corteo. Ha proposto all’amministrazione comunale l’istituzione di uno sportello antiusura da realizzare con prefettura, questura, Camera di commercio, banche, pool di avvocati per il patrocinio gratuito e il Dipartimento di salute mentale per un supporto psicologico. “Ma attenzione anche ai fondi del Pnrr già nel mirino della criminalità – precisa Erminia Maiorino – noi proponiamo un controllo popolare per impedirne il saccheggio. Bisogna togliere alle organizzazioni camorristiche la linfa di cui si nutrono, sottraendole tutto quello che può rappresentare per essa terreno fertile, povertà ed emarginazione sociale su tutto”.