Il superiore della basilica di sant’Alfonso smentisce ogni coinvolgimento nel progetto delle mega statua. “Veglieremo sull’uso dell’immagine del Santo”
Padre Gennaro Sorrentino, Superiore della basilica di sant’ Alfonso di Pagani, smentisce la notizia apparsa ieri mattina su alcuni organi di informazione in merito al coinvolgimento dei padri missionari Redentoristi nell’iniziativa del comitato “Alfonso sarà contento,” che intende realizzazione una statua di sant’ Alfonso Maria de Liguori alta 42 metri sulla collina Poggio di San Pantaleone.
“Dobbiamo precisare che la comunità dei padri missionari Redentoristi non ha espresso alcun parere sulla realizzazione opportuna o meno della statua. Prendiamo le distanze negando qualsivoglia coinvolgimento in quella che resta una iniziativa di privati, pur continuando a vegliare sull’uso dell’immagine del Santo”, ha concluso il Superiore.
L’idea è dell’assessore alla Cultura del Comune di Pagani, Gerardo Torre, che spera di concretizzarla. Il medico ha costituito un comitato che da mesi si sta occupando di tutto l’iter necessario per costruire l’opera.
La mega statua, alta 44 metri, verrebbe installata sulla collina di San Pantaleone con lo sguardo rivolto al Vesuvio, a ricordare quanto avvenne il 10 agosto 1779 quando sant’Alfonso fermò le fiamme del vulcano sulla sua città. Una statua mastodontica, considerando che sarebbe addirittura più alta del Cristo Redentore brasiliano, che è alta “solo” 38 metri.
La statua, grazie alle sua altezza, sarà ben visibile anche da Castellammare di Stabia e da molti comuni del vesuviano. Una collocazione non casuale, voluta per rendere nell’immaginario collettivo il perenne scontro spirituale tra il Sacro ed il Demonio, tra ciò che è sant’Alfonso ed i pericoli del Monte Somma: il bene e il male.