Famiglie sempre più indebitate a causa della ludopatia. Battaglini per SOS Antiracket e Antiusura “fenomeno preoccupante”
Dopo lo sportello attivato a Fisciano, grazie al Protocollo d’Intesa sottoscritto con il Comune, l’associazione SOS Antiracket e Antiusura è pronta a incrementare i suoi centri nella valle dell’Irno e presto anche nel territorio dell’Agro nocerino sarnese. Attualmente in Campania e in provincia di Salerno sono diversi i centri che dedicano assistenza e consulto a tutti coloro che si trovano in difficoltà. Inoltre l’associazione ha anche siglato un Patto per la Legalità che SOS antiracket ha siglato da tempo con l’Arma dei Carabinieri attraverso giornate formative sull’usura, l’estorsione e il sovraindebitamento alle quali hanno preso parte i comandanti di Tenenze e Stazioni del Comando Provinciale di Salerno.
Una delle cause che porta centinaia di persone a imboccare la strada dell’usura per far fronte ai troppi debiti contratti col gioco è la ludopatia, sempre più un fenomeno preoccupante. Cresce, infatti, il debito delle famiglie e aumenta il rischio usura, con la città di Salerno che si colloca all’82esimo posto tra le province italiane e un debito medio di 15.900 euro per nucleo, mentre la Campania è 16esima nella classifica delle regioni. I dati sono stati diffusi dall’Ufficio studi della CGIA di Mestre, preoccupata che l’incremento dei debiti delle famiglie possa spingere a rivolgersi agli usurai.
“È un dato che va letto e contestualizzato nel nuovo tessuto sociale ed economico post Covid – ha spiegato Tommaso Battaglini, presidente nazionale di SOS antiracket antiusura, intervenuto ai microfoni di Radio Alfa – con il filone della ludopatia che preoccupa e che stiamo seguendo con estrema attenzione. La cronica dipendenza all’acquisto di Gratta&Vinci, ad esempio, è una spia rossa che va monitorata perché concorre ad alimentare il ricorso all’usura per tante famiglie ormai indebitate per questo motivo. Si tratta di persone che vanno aiutate, curate, assistite e reinserite nell’economia legale del Paese: devono, pertanto, chiedere aiuto prima che sia troppo tardi, ovvero prima che si arrivi a chiedere un prestito a tassi usurai a soggetti che bazzicano proprio in questo mondo di malati di gioco e che aspettano la vittima di turno”.
Le strade per uscire dal sovraindebitamento.
“Una è sicuramente la Legge 3 del 2012 – ha aggiunto il presidente Battaglini – sia per le aziende che per i privati: lì dove non c’è una colpevolezza è possibile uscirne attraverso un accordo di ristrutturazione del debito, così come abbiamo avuto modo di fare in alcuni casi in tribunale grazie al nostro Ufficio Legale coordinato dall’avvocato Picarella, impegnato, insieme al pool di psicologi e commercialisti, a fornire assistenza alle vittime che hanno chiesto aiuto”.