Il polo centrista scopre le carte. Sul tavolo politico di Nocera irrompe Giovanni D’Alessandro, “contro nessuno ma parliamo con i cittadini”
di Nello Ferrigno
Giacca blazer blu, camicia botton down con cravatta rossa, occhiali con una montatura spessa così come indicano le ultime tendenze, barba lunga ma curata, così si è presentato questa mattina alla convention dei centristi Giovanni D’Alessandro. Ma non c’era soltanto l’aspetto ad aver incuriosito i tanti presenti all’evento politico domenicale, ben presto ci si è accorti soprattutto dei contenuti.
Davanti a sé il docente universitario di Diritto pubblico aveva alcuni fogli su cui aveva appuntato le note del suo discorso. Le ha guardate poche volte, puntando gli occhi sulla platea, attenta e curiosa. “Non sono io il candidato sindaco – ha esordito – ma sono qui per presentare una proposta politica amministrativa per le prossime elezioni comunali a Nocera Inferiore, successivamente troveremo la sintesi individuando il candidato sindaco”.
Precisando ancora, “prima si scrive lo spartito, poi si suona”. “Siamo qui per ascoltare e condividere esperienze e progetti per ridare ruolo e slancio a Nocera Inferiore, mettendo in campo un sano campanilismo”. Ed ha ripetuto, “non siamo contro nessuno”.
Obbligato un passaggio sull’amministrazione uscente considerato che la nuova piattaforma politica vede tra i suoi animatori Antonio Franza, fidato assessore della giunta Torquato. In sala, tra gli altri, c’erano anche l’assessore alle Politiche finanziarie Mario Campitelli e il presidente del consiglio comunale Fausto De Nicola che ha preso anche parola.
“Rispetto all’amministrazione in carica – ha sottolineato D’Alessandro – non possiamo che esprimere un commento positivo, non solo per aver risanato economicamente il Comune, ma aver già avviato con profitto la ricerca dei fondi del Pnrr, occasione unica e da non perdere per il futuro di Nocera a patto che ci siano le giuste competenze per utilizzarli e completare i progetti”.
E poi la visione di città. È qui che D’Alessandro ha strappato i maggiori consensi del suo discorso. “Bisogna immaginare – ha detto – progetti di rilancio. Avere una concreta visione di sviluppo della città. Per farlo abbiamo bisogno del confronto concreto con i cittadini, i quartieri, le associazioni. Da qui nasce la Nocera del domani”.
Gli altri relatori
L’incontro è stato aperto da Vincenzo Marrazzo, coordinatore dei Liberaldemocratici. “Riteniamo – ha detto – che continuità con l’amministrazione Torquato sia mantenere alta la bandiera di 12 anni di lealtà, sobrietà, rigore, responsabilità, qualità dell’azione politica amministrativa, uno stile inconfondibile riconoscibile e riconosciuto da tutto l’Agro nocerino, un patrimonio che se non disperso, potrebbe essere foriero di uno sviluppo autentico di rilancio e affermazione di tutto il nostro territorio dal punto di vista politico, economico e sociale”.
Per Marrazzo non si può buttare “l’acqua con il bimbo”, non si può tornare indietro. “Non tutti – ha continuato – possono apprezzare tale progetto, non tutti sono attrezzati ad accettare sfide di alta portata. La misura del decadimento della nostra macroarea sta nella irrisolta questione ambientale, nel depauperamento del tessuto industriale, nell’infernale mobilità comprensoriale, nella debolezza economica e sociale delle nostre famiglie ben evidente a tenere presente tributi e bollette non pagate, assegni o cambiali non onorate (primi in Italia). La mediocrità che ci circonda rischia di farci sprofondare ulteriormente. E la prospettiva è davvero disarmante e deleteria per tutto quanto con fatica raggiunto”.
Marrazzo si è spinto ad analizzare l’attuale momento politico, alle prese con candidature e alleanza elettorali. “Le ipotesi in campo oggi – ha sottolineato – sono rappresentate da un lato da un candidato sconfessato nell’azione politico amministrativa per un decennio, desunto dal tempo e dai più valutato poco attento al contenimento della spesa pubblica, dall’altro, da una proposizione di candidatura a sindaco affrettata, non condivisa, autarchica, inspirata da un establishment politico locale poco incline alla massima partecipazione, non interessato alle tematiche programmatiche e derubricato a tratti a rappresentanza grossolana e imbarazzante. Nocera e l’Agro, sono da un’altra parte”.
Al tavolo dei relatori c’era Lorenzo Guarnaccia, storica figura della sinistra nocerina, anima dell’associazione Futurama. “Le cose che ha detto D’Alessandro – ha precisato Guarnaccia – le andiamo dicendo noi di Futurama da oltre un anno, non potevamo non essere qui. E le ribadiamo per sottolineare la necessità di ridare dignità alla nostra città, ai cittadini, a questo territorio”. La piattaforma politica programmatica è condivisa anche dal “Popolo della famiglia”. Per Basilio De Martino “Nocera deve riprendersi quel ruolo di guida che negli anni passati ne ha caratterizzato la vita sociale, politica ed economica”.