Il sindaco di Cava de’ Tirreni Servalli elenca gli immobili comunali alienabili, “ma non venderemo la biblioteca”
“Togliamo qualche peso morto che crea più problemi che benefici”. Così termina il suo discorso il sindaco Vincenzo Servalli, riferendosi ai beni comunali da mettere sul mercato e per ridare ossigeno alle casse comunali. La precisazione arriva nel corso della conferenza stampa convocata per illustrare le attività di alienazione dei beni immobili varata dell’amministrazione comunale. Con il sindaco c’era anche l‘assessore al patrimonio Lorena Iuliano.
Ormai è ben nota la delicata situazione economica del Comune metelliano, per cui rimanere semplicemente a guardare non si può. “Per rimettere in linea i conti è necessario non tanto puntare sulle sporadiche entrate nelle casse comunali, quanto sul contenimento dei costi di gestione del patrimonio improduttivo”, ha sottolineato il sindaco.
Il primo cittadino però smentisce i rumors e rassicura i cavesi del fatto che non sarà toccata piazza Lentini, né chiusa la biblioteca comunale. “La storica biblioteca Avallone di viale Marconi – ha precisato Servalli – sarà semplicemente spostata nei locali di villa Rende non appena possibile. Si tratta di una strategia per garantire al luogo di cultura per eccellenza di ricevere finanziamenti, impensabili allo stato attuale delle cose, a causa dei problemi strutturali”.
L’ampio spazio aperto di villa Rende, è stato detto in conferenza stampa, offrirà postazioni di lettura esterne, i locali interni potranno accogliere persone di tutte le età. Finalmente anche i disabili vi accederanno e le ampie stanze garantiranno una completa archiviazione degli oltre 70 mila volumi disponibili.
Sorte simile toccherà all’ufficio anagrafe di via della Repubblica, che, come già si vociferava da diverso tempo, sarà trasferito, reso più funzionale e non inciderà sul bilancio complessivo. “Da questa attività non si guadagna un euro – afferma Servalli – e con il suo spostamento ridurremo i costi di manutenzione e le bollette”.
Le strutture saranno poi messe all’asta, come nel caso dei 78 immobili venduti nel 2021, per un incasso di oltre 3 milioni di euro. Tra non molto anche la mediateca sarà data in locazione o concessione, per farla rivivere e garantire ai cittadini più servizi (Valeria Boccara)