Nella cattedrale di San Prisco celebrata la Messa per la pace in Ucraina, “preghiamo per la pace nel mondo“
“Le nostre armi sono spirituali, non sono strumenti di morte. Sono il digiuno e la preghiera”. Lo ha detto monsignor Giuseppe Giudice, vescovo della diocesi Nocera Sarno, durante l’omelia della Santa Messa, per invocare la pace in Ucraina. La Cattedrale di San Prisco “si allarga per accogliere tutti quanti soffrono – ha poi aggiunto il vescovo – piangono e orientare tutto il nostro aiuto verso la popolazione che sta soffrendo”. Il prelato ha poi sottolineato “grande cuore dell’Agro” che già si sta allargando verso i fratelli ucraini. La macchina della solidarietà si è immediatamente attivata con diverse iniziative, nessuno deve essere lasciato solo.
Folta la rappresentanza della comunità ucraina presente in chiesa, avvolti dalle loro bandiere gialle e azzurre. Insieme al vescovo, hanno concelebrato padre Igor Stus, cappellano degli ucraini-cattolici di rito bizantino, don Enzo Di Nardi, direttore della Carità diocesana, don Antonio Guarracino, che ha accolto 12 profughi nella sua parrocchia di Gesù Risorto a Pagani, e il parroco di San Prisco, monsignore Mimmo Cinque.
“Siamo nei giorni della sofferenza – ha poi ricordato il vescovo – ma all’orizzonte vediamo luce luminosa Pasqua. È in questa prospettiva che vogliamo aiutare un popolo fiero che sta difendendo in tutti i modi la libertà che gli viene tolta”. Poi il richiamo alle scritture “c’è sempre un faraone che tenta di togliere la libertà. La nostra preghiera stasera è un grido al Signore. Dio non è dalla parte dei prepotenti, ma dalla parte di chi soffre, degli umili. Siamo nella tempesta, ma chiediamo al Signore di ascoltare il nostro grido. Nell’ora della prova non è solo per il popolo ucraino, ma per tutto il mondo, in particolare per l’Europa”.
“Cari fratelli e sorelle ucraini e italiani, preghiamo per la pace nel mondo”. E’ l’appello commovente fatto da padre Igor Stus al termine della celebrazione. “Durante la Quaresima – ha aggiunto il sacerdote – pensiamo a Gesù, alla sua Via Crucis. Anche adesso il nostro popolo sta facendo una Via Crucis. Siamo preoccupati per i nostri familiari che sono lì. Sono giorni che non dormiamo. Però Dio dà la forza che non possiamo guardarci indietro, ma solo avanti perché Dio è con noi. Dove è la verità, Dio è vincitore”.
Le foto sono di Insieme News.