Il Tar boccia la Gori che aveva chiesto la revoca della diffida del Comune. Il sindaco chiedeva controlli e rimedi sugli scarichi fognari nel Cavaiola e Solofrana
Un’altra decisione del Tar a favore del Comune di Nocera Inferiore che boccia la Gori. Il Tribunale amministrativo regionale, sezione di Salerno, ha respinto il ricorso presentato dall’azienda contro l’efficacia della diffida emessa dal Comune di Nocera Inferiore lo scorso 13 settembre.
Con essa si intimava alla Gori “a porre in essere tutte le attività necessarie, in un termine massimo di 90 giorni, affinché i valori delle acque di scarico delle condotte fognarie nei torrenti Cavaiola e Solofrana rientrino nei parametri”. Il Tar, pur considerando che nel frattempo è stato presentato e finanziato il progetto esecutivo del primo lotto del collettore fognario, ha dato ragione all’amministrazione comunale respingendo l’istanza cautelare della Gori. La diffida, dunque, è efficace e l’azienda dovrà effettuare un’attività di bonifica.
Secondo la Gori, che è l’ente deputato alla verifica, controllo e rimedio dei punti di scarico, l’ingiunzione andava revocata per il progetto fognario presentato successivamente alla diffida del sindaco Manlio Torquato. Ma i giudici amministrativi sono di altro parere, se devi fare le fognature sei anche tenuto ad individuare delle soluzioni per rimediare alla pessima qualità delle acque di scarico.
La settimana scorsa c’era stata un’altra decisione del Tar a favore del Comune di Nocera Inferiore. Riguardava l’affidamento ad un’azienda al servizio di recupero credito dei tributi comunali dal 2013 al 2018. A ricorrere alla giustizia amministrativa era stata l’associazione Potere al Popolo.