Il sindaco Cuofano ha fatto affiggere nell’aula consiliare una copia del regio decreto con il quale nel 1850 re Ferdinando divise Nocera
Da oggi il regio decreto che nel 1851 divise Nocera in due è affisso nell’aula consiliare del Comune di Nocera Superiore. A scoprire il documento, ingrandito e incorniciato, è stato il sindaco Giovanni Maria Cuofano che ha voluto fortemente questa iniziativa.
È il testo del decreto firmato l’11 novembre 1850 da re Ferdinando II con il quale Nocera viene divisa “in due separate e distinte amministrazioni”. <<A contare del primo gennaio 1851 in poi il comune di Nocera è diviso in due separate e distinte amministrazioni formate da villaggi superiori e quelli inferiori, dicendosi Nocera Superiore e Nocera Inferiore>>.
I confini delle due Nocera
Nel decreto vengono anche definiti i confini delle due città. <<Il novello comune di Nocera Superiore – si legge – comprenderà i villaggi di Pareti, San Pietro, Portaromana, Pucciano,Santa Maria Maggiore, San Clemente, Taverne, Croce, Casa de Angelis, Trame, Materdomini, Uscioli, Pecorari, Camerelle e da ultimo il monastero dè Minori Osservanti e le due case del villaggio Grotte che restano nella linea orientale ed il capoluogo sarà San Clemente. Come Nocera continuerà ad essere il capoluogo di Nocera Inferiore>>.
Con la cerimonia di questo pomeriggio viene messa la parola fine, almeno per il momento, al progetto di riunificare le due città. Cuofano nel suo discorso ha rilanciato l’idea dell’Unione dei comuni dell’Agro, “<<vero strumento per rendere grande questo territorio>>.
Le polemiche
<<Di tanto in tanto – ha detto Cuofano – sento polemiche sull’opportunità o meno di riunificare le due Nocera. Noi da tempo, invece, abbiamo lanciato l’idea dell’Unione dei comuni perché riteniamo che sia l’unica strada per rafforzare i singoli municipi. Conserviamo la storia, le tradizioni, la cultura di ogni città come elemento identitario. Tra l’altro, in un momento in cui lo Stato centrale sta avviando un processo di disarticolazione, vedi la bozza Calderoli, noi abbiamo la necessità e il dovere di difendere i municipi che sono i presidi più vicini ai cittadini affinché vengano tutelati i diritti costituzionali>>. Capitolo chiuso? <<Mi auguro di no – ha detto Paolo De Maio sindaco di Nocera Inferiore – resta forte la volontà di crescita e sviluppo>>.