E’ arrivato il decreto del Presidente della Repubblica che ha sciolto il consiglio comunale di Pagani. Sessa e la giunta restano al loro posto. In primavera le elezioni
Cala il sipario sul terzo mandato sindacale di Alberico Gambino a Pagani: il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha decretato lo scioglimento del consiglio comunale della città. Una parentesi breve e sofferta, quella del politico paganese. Iniziata con il ballottaggio dello scorso 9 giugno e vinto contro l’ex alleato Salvatore Bottone.
La conclusione naturale del consiglio comunale a inizio 2020, però, dovrebbe restare solo su carta senza produrre effetti importanti. A seguito del decreto di scioglimento del Presidente della Repubblica, infatti, dovrebbe arrivare anche una nota del prefetto salernitano a chiarire il futuro di Palazzo San Carlo. Molto probabilmente dovrebbe restare tutto invariato. Nessun commissario, scrive Aldo Padovano su il Mattino, dovrebbe sostituirsi alla giunta o al primo cittadino uscente, com’è previsto per prassi in qualsiasi comune d’Italia che si avvicina alle elezioni amministrative dopo uno scioglimento naturale del consiglio comunale.
Nessuna gestione commissariale di Palazzo San Carlo o almeno la garanzia esclusiva dell’ordinaria amministrazione, come consuetudine vuole in un periodo di vacatio. Con in carica l’attuale amministrazione, anche se retta dal vice sindaco Anna Rosa Sessa e dal super consulente e dirigente Emilio Bonaduce, la gestione politica continuerà ad andare avanti nonostante lo scioglimento ufficiale.
In questi pochi mesi che mancano alle amministrative 2020, infatti, dovrebbero essere approvati atti fondamentali per il futuro della città. Si pensi alla dichiarazione del dissesto finanziario, la nuova struttura organizzativa dell’ente, la creazione di una nuova super società partecipata, la redazione del nuovo Puc. Temi che con il commissariamento dell’ente, invece, non sarebbero mai stati messi all’ordine del giorno fino alle nuove elezioni.
La città, quindi, vivrà in una sorta di breve interregno per così dire amministrativo, nella speranza di lasciarsi alle spalle un periodo controverso e pieno di difficoltà e interrogativi sul proprio futuro. E la campagna elettorale è già iniziata. Con Gambino che ha annunciato la sua ricandidatura, che dovrebbe essere scevra da condizionamenti giudiziari, e la Lega che ha rotto con i suoi alleati di centro destra.