Questa mattina la cerimonia che ha visto appore una nuova targa nel ricordo del caporale Randino, ucciso in un attentato a Kabul
di Pierfrancesco Maresca
Apposta la nuova targa in memora di Massimiliano Randino, caporal maggiore capo dell’esercito italiano in forza alla Folgore che perse la vita insieme ad altri cinque commilitoni in un attentato nel 2009 a Kabul in Afghanistan. La cerimonia si è svolta questa mattina lungo la strada provinciale che collega la frazione di Santa Lucia di Cava de’ Tirreni a Nocera Superiore. La strada venne a lui intitolata nel 2011 alla presenza degli allora ministro della Difesa Ignazio La Russa e del presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli.
In quell’occasione La Russa, ora presidente del Senato ribadì che “lo Stato non dimentica il sacrificio di un giovane morto per servire la Patria e l’intitolazione di una strada in sua memoria assume un significato simbolico: la via della dedizione e dell’assunzione delle proprie responsabilità”. A scoprire la nuova targa, la madre di Massimiliano Randino, Anna D’Amato, insieme al sindaco metelliano Vincenzo Servalli.
“Una cerimonia semplice e particolarmente sentita” quella di questa mattina, alla quale hanno partecipato anche il fratello Roberto Randino, il vicesindaco Nunzio Senatore, l’assessore Armando Lamberti, il comandante della Tenenza dell’Arma dei carabinieri tenente Francesco D’Assisi Longobardi, il presidente del Sacrario militare Daniele Fasano e il parroco di Santa Lucia don Beniamino D’Arco.